Manduria: Depuratore, la Regione smaschera i responsabili dello scarico a mare

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“L’amministrazione Massaro nel Dicembre 2005, senza coinvolgere il consiglio comunale, nelle figure dell’assessore ai Lavori Pubblici e del Responsabile del servizio, indicarono sia il sito dell’impianto di depurazione che il recapito finale dello scarico a mare solo a mezzo di condotta sottomarina.”
“A Manduria, come al solito, con ermetica omertà si cerca di far passare tutto nel dimenticatoio, come se nessuno fosse responsabile di niente.” A riportare alla memoria i fatti è il consigliere comunale di Manduria Futura Arcangelo Durante che richiama la lettera che ha recentemente inviato la Regione Puglia ricostruendo la cronistoria dei fatti.
“…la Regione Puglia ha fatto sapere che il 12 Dicembre 2005 si tenne una riunione presso il Comune di Manduria tra i tecnici delle due Amministrazioni di Sava e Manduria e i tecnici dell’Acquedotto Pugliese, finalizzata a individuare sia il sito del nuovo impianto di depurazione che l’ubicazione del recapito finale dello scarico a mare. In esito a detta riunione fu redatto un verbale in pari data, in cui il Comune di Manduria, nelle figure dell’Assessore ai Lavori Pubblici e del Responsabile dei Lavori Pubblici, indicava in merito il nuovo sito dell’impianto di depurazione, area compresa tra la strada provinciale Tarantina e la strada comunale di collegamento…” (zona Urmo). …per quanto riguarda il recapito finale, invece, il Comune acconsentiva allo scarico a mare solo a mezzo di condotta sottomarina, preferibilmente da realizzare in corrispondenza della strada comunale Specchiarica…”.

Se non ci fosse stata la Regione Puglia a smascherare i colpevoli dello scarico a mare, – conclude Durante – i manduriani non avrebbero saputo chi ringraziare per il “regalo” del depuratore con il recapito finale a mare.

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