Manduria. Cuore Messapico firma convenzione per parco e museo: “Sono patrimonio della città”

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Ufficializzato l’affidamento definitivo del Parco Archeologico delle Mura Messapiche, Museo dei Messapi e Museo Civico di Manduria alla cordata Cuore Messapico,
capofila la cooperativa Spirito Salentino, affiancata dalle associazioni Coldiretti, Pro Loco, Legambiente Manduria, Popularia, Studio Damatra e Vento Refolo.
Ieri alla presenza dei rappresentanti della Commissione Straordinaria e dei dirigenti dei vari settori del Comune, insieme al presidente della coop. Spirito Salentino ed ai rappresentanti della cordata ribattezzata per l’occasione Cuore Messapico, si è firmata la convenzione di affidamento del polo museale archeologico di Manduria.
“Il progetto – spiega una nota della cooperativa – prevede la gestione del front office, visite guidate, laboratori, eventi culturali e artistici, e una serie di attività di animazione nonché di apertura quotidiana di tutti e tre i beni culturali grazie alla collaborazione e il coinvolgimento non solo dei professionisti della cooperativa, ma anche degli operatori delle associazioni che garantiranno la massima fruibilità dei luoghi.
L’affidamento ufficiale è stato firmato, ma l’effettiva apertura dei luoghi necessita di ulteriori adempimenti burocratici che a breve saranno espletati. Prima di aprire i cancelli del parco archeologico sarà necessario, inoltre, avviare la pulizia totale dell’area e la sua messa in sicurezza, e solo successivamente il gruppo Cuore Messapico darà l’annuncio dell’effettiva apertura e di tutti gli orari di ingresso, dei ticket, degli eventi che saranno in calendario estivo, e tante altre novità di cui si darà comunicazione alla cittadinanza anche attraverso
una vera e propria festa della città di Manduria.
Cuore Messapico intende infatti coinvolgere tutti i Manduriani nella vita del parco e dei musei perché essi sono il patrimonio innanzitutto della città: in tal senso il gruppo sarà solo un “affidatario” che avrà cura di gestirlo nel migliore dei modi, ma nessun Manduriano dovrà sentirsi escluso dalla ripresa culturale che ci auguriamo con questo primo passo si possa risvegliare.”