Mancato accesso agli atti del depuratore di Sava, Il Comitato Tutela Territorio interessa la Procura

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Il Comitato per la Tutela del Territorio associato a ITALIA NOSTRA di Avetrana ha inoltrato un esposto denuncia alla Procura della Repubblica per il mancato riscontro alla richiesta di accesso agli atti amministrativi riguardanti il depuratore di Sava. Come spiegato nell’esposto di seguito pubblicato integralmente sono state inoltrate più richieste senza alcun esito positivo.
L’interesse ad ottenere tale documentazione da parte del Comitato, composto da alcuni cittadini avetranesi ed un solo manduriano, l’ex consigliere comunale Arcangelo Durante, è finalizzata a dimostrare la loro tesi ovvero che rispetto all’attuale idea progettuale che, nel sito di Urmo Belsito presenta varie problematiche ed è fortemente contestato dalle popolazioni, c’è la possibilità di attivare in tempi certamente più celeri l’impianto fognario già predisposto nel comune di Sava; di ampliare quello già esistente e/o delocalizzare in altro sito quello nuovo di Manduria, accelerando i tempi di realizzazione con ampi benefici di risparmio di denaro pubblico, riduzione del consumo di suolo e consequenziale minore antropizzazione del territorio.

On.le Procura della Repubblica di Taranto
Per il tramite della Stazione dei Carabinieri di Avetrana
e per il tramite del Comando della Guardia di Finanza di Manduria

Denunzia/Esposto/con eventuale riserva di Atto di Querela

I sottoscritti membri del Comitato per la Tutela del Territorio associato a ITALIA NOSTRA di Avetrana, tutti interessati al rispetto della legalità e della liceità delle azioni nell’ambito dei procedimenti riguardanti la progettazione del nuovo impianto fognario consortile a servizio dei comuni di Sava e Manduria,
premesso che
– tra le varie soluzioni progettuali vi è anche l’utilizzazione dell’impianto di
depurazione del Comune di Sava (di cui si allegano fotografie);
– con nota prot. 0010257 del 23/04/2018 (che si allega) è stato chiesto al Sindaco di Sava “… di prendere visione e poter estrarre copia degli atti amministrativi inerenti …” l’impianto di depurazione fognaria di Sava, ma senza alcun esito;
– alla predetta richiesta, con nota prot. 16854 del 28/06/18, a firma del solo
Responsabile dell’Area Patrimonio e LL.PP., ma non anche del Sindaco p.t. effettivo destinatario e legale rappresentante del suddetto comune di Sava (che si allega) si è dato riscontro comunicando che “… a seguito di appurata ricerca negli archivi della sede comunale, non si è riscontrata la presenza fisica del faldone contenente la documentazione degli atti richiesti. Questa amministrazione provvederà ad effettuare un’ulteriore ricerca appurata, negli archivi storici situati in diversa sede, ed informarVi successivamente di eventuali riscontri in merito ”;
– purtroppo sono passati diversi mesi e, nonostante le reiterate successive richieste verbali effettuate presso gli Uffici del Comune di Sava, nessuna ulteriore comunicazione si è avuta al riguardo;
– attesa la persistente inadempienza e grave omissione di atti e doveri dei propri uffici da parte del Sindaco e dei responsabili degli uffici comunali di Sava, con altra nota prot. 0031330 del 27/12/2018 (che si allega) è stata nuovamente rinnovata la richiesta di poter accedere ed estrarre copia degli atti amministrativi riguardanti il
depuratore di Sava, ma anche tale ulteriore richiesta è rimasta sinora senza alcun esito;
– permane per gli esponenti ogni diritto e interesse acchè le pratiche inerenti anche la realizzazione del depuratore fognario nel Comune di Sava siano rese di pubblica evidenza e conoscenza, sussistendo concreti diritti di natura paesaggistico/ambientale, igienico/sanitari ed economico/sociali. Sono notorie invero le diverse vicissitudini procedimentali riguardanti la progettazione di una estesa rete fognaria consortile, a servizio dei Comuni di Sava e Manduria il cui recapito finale sarebbe previsto in località “ULMO BELSITO”, quasi adiacente il
Territorio Comunale di Avetrana ed in un contesto di alto impatto paesaggistico/ambientale, con notevole dispendio di denaro pubblico, consumo e distruzione di territorio e la cui esecuzione dei lavori non è dato ancora sapere quando potrebbe avere inizio e termine, con la persistente situazione di pregiudizio
igienico sanitaria che interessano sia il comune di Sava e Manduria;
– permane invece la possibilità:
a) di attivare in tempi certamente più celeri l’impianto fognario già predisposto nel comune di Sava,
b) di ampliare quello già esistente e/o delocalizzare in altro sito quello nuovo di Manduria, con ogni notevole celerità di tempi, risparmio di denaro pubblico, riduzione del consumo di suolo e consequenziale minore antropizzazione del territorio, nonché per tanti ulteriori motivi che potranno emergere all’esito delle indagini che Codesta On.le Procura della Repubblica Vorrà intraprendere
sull’annosa questione;
– da parte del Sindaco e probabilmente anche dei funzionari Comunali di Sava non è dato comprendere il motivo per cui “… negli archivi della sede comunale, non si è riscontrata la presenza fisica del faldone contenente la documentazione degli atti richiesti …” (così come comunicato con la suddetta nota prot. 16854 del 28/06/18), sussistendo da parte loro una grave violazione dei rispettivi doveri di conservazione di atti amministrativi comunali di notevole importanza. Non può essere sottaciuto che il comportamento dei predetti viola ogni disposizione di legge sul loro dovere inerente una pubblica funzione e un pubblico servizio cui gli stessi sono preposti per rendere conoscibili gli atti amministrativi comunali (L. 241/1990 s.m.i, D. Lgs. 33/2013, ecc.), incorrendo in una palese omissione di atti di ufficio per consentire agli esponenti (dopo aver visionato detti documenti) di formulare ogni idonea richiesta che la legge consente loro;
– peraltro, per quanto si apprende anche dalla stampa (si allegano diversi articoli), il sindaco di Sava è solito affermare che è interessato solo e prevalentemente al progetto di realizzazione della rete fognaria consortile di Manduria e Sava,​ disattendendo ogni riferimento e/o di rendere dichiarazioni in merito ai motivi per cui non dovrebbe essere ultimato il depuratore del comune di Sava, con ogni pregiudizio non solo per gli esponenti, bensì per l’intera comunità non solo locale,
ma nazionale;
– i gravi pregiudizi che derivano verso gli esponenti sono stati oggetto di adeguato sostegno anche da parte del Comune di Avetrana. Infatti delle vicende inerenti le illegittime procedure per la progettazione della rete fognaria consortile dei Comuni di Sava e Manduria ne è stata chiesta la disamina con il ricorso n.889/2018 R.G
proposto dal Sig. Aldo Cosma ed altri tuttora pendente innanzi al TAR Puglia- BARI (di cui si allega copia) in relazione al quale è intervenuta “ad adiuvandium” anche l’amministrazione Comunale di Avetrana (si allega copia). Inoltre in data 03/06/2017 un gruppo di cittadini (fra i quali anche l’attuale On.le Anna Macina)
ebbero a presentare un esposto (presso la Stazione dei Carabinieri di Erchie) indirizzato a Codesta On.le Procura della Repubblica di Taranto e a diversi Uffici Pubblici. Per tale esposto (di cui si allega copia) si chiede di accertare l’esito poiché di certo rilevante anche ai fini di quanto si espone con il presente atto.
Tutto ciò premesso, gli esponenti, riservandosi anche l’eventuale diritto di sporgere formale atto di querela con espressa istanza di punizione nei confronti del Sindaco, dei Responsabili Comunali di Sava, nonché di tutti coloro che, a vario titolo ed all’esito delle compiute indagini, saranno ritenuti responsabili di ogni omissione ed
azione volta ad impedire la visione, consultazione ed eventuale estrazione di copia dei documenti riguardanti l’impianto di depurazione del Comune di Sava, impedendo altresì il procedimento di delocalizzazione del depuratore della rete fognaria a servizio dei Comuni di Manduria e Sava in fase di progettazione, espongono i fatti sopraindicati a Codesta On.le Procura della Repubblica di Taranto affinché
proceda ad ogni propria indagine ed attività finalizzata al rispetto della legalità e della liceità:
1) dei motivi per cui il Sindaco ed i Funzionari del Comune di Sava non consentono la visione, consultazione ed eventuale estrazione di copie dei documenti riguardanti la messa in funzione dell’impianto fognario del comune
di Sava.​
2) Di ogni ulteriore attività, azione e/o omissione che dovesse essere accertata dai predetti e di ogni altra persona che si dovesse individuare all’esito della compiuta istruttoria anche in merito all’ulteriore esposto che in data 03/06/2017 è stato presentato presso la stazione dei Carabinieri di Erchie;
Si chiede sin d’ora di essere informati ai sensi dell’art 406, 2° comma, CPP per ogni eventuale richiesta di proroga delle indagini.
Si chiede anche di essere avvisati, ex art. 408, 2° comma, CPP, per ogni eventuale richiesta di archiviazione delle indagini.
Con riserva di costituzione di parte civile nell’instaurando procedimento penale.
Ai fini del presente atto, ai fini di ogni eventuale comunicazione, si elegge domicilio in Avetrana, alla via Kennedy 68, presso il Sig. Aldo Cosma.

Con riserva di ulteriori eventuali integrazioni.

Avetrana 18 febbraio 2019