Di Maio: su Ilva è stato commesso il delitto perfetto, ma stiamo perseguendo con ogni sforzo l’interesse pubblico”

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“Nella gara di assegnazione per l’ILVA c’è pochissimo di regolare, ma ci sono anche condizioni – dopo due anni ed otto mesi – che vanno a costituire un unicum paradossale. In soli tre mesi abbiamo verificato le carte.
Quello che ne è risultato è un bollettino di guerra che configura un delitto perfetto a danno dei cittadini di Taranto e dei lavoratori dell’ILVA.” All’indomani della conferenza stampa sui pareri richiesti all’Avvocatura di Stato circa le procedure di gara per l’acquisizione dell’Ilva, il vice premier Luigi Di Maio Ministero dello Sviluppo Economico e del Lavoro torna a chiarire la situazione emersa, ma anche, a spiegare cosa intende fare il ministero.
“Potevano essere fatti i rilanci per migliorare l’offerta, ma non sono stati presi in considerazione. È una gara annullabile per opportunità (come ci ha detto l’Avvocatura), ed è stata annullabile per lo stesso motivo essendo il bene pubblico il primo fine da perseguire; peccato che dopo 2 anni e 8 mesi hanno fatto scappare ogni altro possibile competitore. C’è stato un “eccesso di potere”, ovvero la gara è illegittima, ma questo non è ancora sufficiente per annullare l’atto. Per farlo serve anche la tutela di un interesse pubblico che la giurisprudenza definisce concreto e attuale.”
Intanto, come promesso, si è aperto già ieri il tavolo al Ministero dell’Ambiente riguardo i termini intermedi inerenti la questione ambientale
“Ieri ho incontrato il Ministro dell’Ambiente vista l’assoluta necessità e urgenza di avere accertamenti in tempi rapidi sui cosiddetti termini intermedi, inerenti alla procedura ambientale. Ma sull’ILVA stiamo continuando a profondere il massimo sforzo per avere il quadro completo. Non molleremo di un centimetro perché si sta giocando una partita che riguarda la saluta di migliaia di cittadini, il lavoro e l’indotto di Taranto. Hanno paura della nostra perseveranza, perché hanno scheletri nell’armadio che non vogliono vengano tirati fuori.
L’interesse pubblico, quello a cui fa anche riferimento il parere dell’Avvocatura, lo stiamo perseguendo con ogni sforzo. Lo Stato sta tornando a fare lo Stato attraverso un modus operandi molto semplice: prima le persone, prima la verità, prima la legalità, poi tutto il resto. Stiamo pure mettendo pezze alla follia del precedente Governo, che ci dovrebbe ringraziare non fosse troppo occupato a nascondersi. Abbiamo di fronte un paradosso per cui lo Stato in passato non è stato corretto, mentre il privato sì.”
Il ministro Di Maio ribadisce la finalità della sua azione: “Faremo tutto ciò che è necessario per restituire ai cittadini di Taranto il diritto a respirare aria pulita, il diritto a lavorare senza l’angoscia e senza la minaccia di un impianto su cui si sono fatti giochi politici che oggi finalmente stanno venendo alla luce.”