Lizzano: tre lizzanesi responsabili di una rapina ed un furto.

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Tre pregiudicati lizzanesi, ritenuti responsabili, a vario titolo, di concorso in rapina, furto aggravato, ricettazione

e resistenza a Pubblico Ufficiale sono stati arrestati dai Carabinieri della locale Stazione in esecuzione di un’ordinanza di applicazione di misura cautelate emessa dal GIP presso il Tribunale di Taranto dr. Benedetto Ruberto, su richiesta del Sostituto Procuratore della Repubblica di Taranto, dr.ssa Lucia ISCERI. Si tratta di Giuseppe MOTOLESE di 28 anni Ubaldo PETRAROLI di 32 e Giuseppe MELE di 27 anni.
Almeno due gli episodi contestati ai tre: una rapina compiuta lo scorso 15 novembre a Grottaglie ed un furto avvenuto il 27 Novembre scorso a Maruggio.
Nel primo caso due persone con il volto travisato, fecero irruzione in un bar e, dopo aver minacciato la titolare, si impossessarono del denaro contenuto nel registratore di cassa e di un dispositivo cambia soldi “moneyself”. I due si dileguarono , poi, a bordo di una Fiat Uno, facendo perdere le proprie tracce. Le successive indagini, hanno consentito agli investigatori di dimostrare che gli indumenti rinvenuti all’interno dell’auto rubata e quelli rinvenuti e sequestrati presso l’abitazione di PETRAROLI erano gli stessi comparsi nei filmati del sistema di video sorveglianza presente nel bar durante la rapina.
Anche nel caso di Maruggio furono due gli individui travisati ad agire. Utilizzando come ariete una Fiat Uno rubata poco prima, distrussero la vetrata di un bar, ubicato all’interno di un’area di servizio Q8, impossessandosi del registratore di cassa contenente poche centinaia di euro. Anche in questo caso, fondamentali sono risultate le immagini registrate dalle telecamere presenti all’esterno della stazione di servizio e nei pressi dell’abitazione del proprietario dell’auto rubata.

Per tutti l’ordinanza è stata notificata presso il Carcere di Taranto dove i tre si trovavano già reclusi: MOTOLESE e MELE erano stati arrestati dai Carabinieri di Manduria nell’ambito dell’operazione “Fulmine”, mentre PETRAROLI, era già stato arrestato dai militari dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Manduria per evasione.