“L’isola che vogliamo” apre i battenti il 31 luglio

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TARANTO – Quattro giornate per attraversare il passato, il presente e il futuro di Taranto, per ripescare nella storia, nelle esperienze, ma anche nell’importante patrimonio delle tradizioni e della cultura e per ridare slancio o fornire anche solo qualche riflessione utile alla Taranto di domani.
Partirà il 31 luglio e proseguirà per altri tre mercoledì (7, 21 e 28) di agosto “L’isola che vogliamo”, la kermesse di musica, cultura, cinema, teatro e recupero delle vocazioni e delle potenzialità perdute, giunta alla sua terza edizione.

L’appuntamento, organizzato da Fabrizio Iurlano (direttore artistico) e Toto Santacroce (Presidente dell’Associazione culturale Terra) si rinnova anche grazie alla presenza di partner istituzionali e privati che credono nel progetto. In particolar modo la Regione Puglia con l’Assessore alle Risorse Agroalimentari, Fabrizio Nardoni, il Comune di Taranto che sostiene l’iniziativa con il Sindaco, e gli Assessori Scasciamacchia e Zaccheo, rispettivamente alle politiche giovanili e al turismo e attività produttive. Nonché il rinnovato impegno della Camera di Commercio di Taranto, Puglia Promozione e la presenza di una serie di aziende che dell’Isola hanno saputo interpretare il senso vero e profondo di esperienza non solo ludica ma anche sociale, culturale e economica.
E quest’anno il programma de “L’Isola che vogliamo” è davvero un’attrazione multilivello destinata a palati e sensibilità differenti.
Nelle 18 postazioni dislocate in tutto il percorso dell’isola antica si alterneranno infatti concerti, spettacoli di danza e giocoleria, performance teatrali, laboratori culturali ed enogastronomici, mostre, dibattiti, degustazioni di prodotti tipici, mercatini dell’artigianato, visite guidate e, la novità di quest’anno, quadri di rievocazione storica, con oltre cento figuranti in costumi d’epoca, legati ad eventi importanti della vita della città.

Le postazioni ufficiali dell’Isola saranno nelle Piazze (Piazza Castello, Piazza Municipio, Piazza Duomo, Piazza fontana, Piazza Crocifisso, Piazza Costantino, Piazza San Martino e Piazzetta Delli Ponti), in Via Duomo con ben tre postazioni, tra cui il Chiostro di Santa Chiara e il Convento di San Francesco con un omaggio al poeta Raffaele Carrieri, poi ad Arco San Giovanni, Cantiere Maggese e Largo San Gaetano.

Resteranno aperte fino a notte inoltrata, grazie alla grande sensibilità dimostrata dalla Curia di Taranto e dall’Arcivescovo Santoro, anche le Chiese più belle dell’isola. Oltre il Duomo, la Chiesa di Sant’Agostino, la Chiesa di San Michele e la chiesetta trecentesca di Sant’Andrea degli Armeni in piazza Monte Uliveto.

Confermate le aperture straordinarie e le visite guidate al Castello Aragonese, al Palazzo Arcivescovile, al Museo Diocesano MUDI, all’antico Osservatorio Meteorologico e nei luoghi della storia e del mito dell’isola antica.

l'isola che vogliamo