La Puglia apre al turismo subacqueo, i nostri fondali: un vero paradiso

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I fondali delle coste pugliesi sono di grandissimo interesse sia per la presenza di reperti di interesse storico, si pensi alla presenza dei sarcofagi alla foce del Chidro o ai relitti di navi affondate, sia per la loro ricca biodiversità, caratteristiche ne fanno un “paradiso” per il turista subacqueo.

sarcofagi
A livello nazionale e internazionale il “turismo subacqueo”, realizzato mediante immersioni ed escursioni guidate, è ormai una realtà consolidata in grado di garantire flussi significativi, anche oltre la stagione estiva, un’attività che richiede però adeguate strutture organizzative e particolari figure professionali.
Eppure finora l’attività subacquea ludico-sportiva non è stata disciplinata in modo esplicito dalla normativa nazionale, tanto che il settore di fatto è normato da una serie di Ordinanze emanate dalle diverse Capitanerie di Porto. Così può capitare che la dotazione di bordo di una imbarcazione di appoggio possa essere “a norma” se opera in uno specchio di mare, ma se, anche spostandosi di poche miglia, entra in una diversa giurisdizione non lo è più, tanto che potrebbe persino essere sanzionata.
Alcune regioni italiane hanno già provveduto a emanare una Legge regionale che disciplina in modo omogeneo l’attività subacquea ludico-sportiva realizzata lungo le loro coste, non la Regione Puglia che così di fatto costringe i centri di immersione subacquea pugliesi ad operare in un regime di assoluta incertezza.
Per colmare questo gap il consigliere regionale Arnaldo Sala ha presentato, insieme al collega Alfredo Cervellera e ad altri quattro consiglieri regionali (Ventricelli, Iurlaro, Gatta e Disabato), la proposta di Legge regionale n.258 “Norme per la disciplina delle attività di istruttore e di guida subacquea, nonchè dei centri di immersione e di addestramento subacqueo”.
L’iniziativa è stata presentata in conferenza stampa da Arnaldo Sala e Alfredo Cervellera e, da Vittorio Pollazzon, presidente dell’associazione culturale “Mondo Mare”, e da alcuni istruttore sub che hanno collaborato alla stesura del testo della proposta di legge: Giuseppe Losavio, Carmelo Fanizza, Maurizio Perelli e Pasquale Ricci.

La Legge regionale disciplinerà questo settore, in particolare stabilendo le norme per l’accertamento dei requisiti per l’esercizio delle professioni di istruttore e di guida subacquei e quelle per la gestione dei centri di attività subacquee e di addestramento subacqueo a scopo ricreativo e turistico.
Il testo della proposta di Legge regionale è già stato inviato alle competenti Commissioni regionali che potranno apportare eventuali modifiche prima della approvazione in Consiglio regionale e la conseguente trasformazione in Legge regionale, giovedì prossimo, 20 giugno, approderà in II Commissione consiliare regionale che, tra l’altro, si occupa di Affari Generali, Sport e Pesca sportiva.

La principale novità è la costituzione di un Albo professionale cui dovranno essere iscritti gli Istruttori subacquei in base al possesso di particolari requisiti psico-fisici e di determinati Brevetti rilasciati da una delle “agenzie didattiche” riconosciute a livello internazionale; gli istruttori, tra l’altro, dispongono di abilitazioni di primo soccorso che consentano loro di prestare il “Basic Life Support” ad allievi e turisti in caso di bisogno.

La Legge regionale disciplinerà anche le caratteristiche che dovranno avere i cosiddetti “Centri Diving” in cui operano gli istruttori subacquei, strutture operative che, proprio in virtù degli elevati standard e delle attrezzature necessarie, si configurano come attività economiche da inserire più nella “prestazione di servizi”, piuttosto che nella “prestazione di lavoro autonomo”.
Anche in questo caso la Legge regionale indicherà in modo inequivocabile le attrezzature di cui dovranno disporre i Centri Diving pugliesi, a maggiore garanzia e tutela degli utenti e degli stessi istruttori; i Centri Diving, infatti, dovranno disporre di specifiche polizze assicurative e dovranno predisporre il “piano di emergenza” per gestire in modo appropriato eventuali situazioni critiche. La Legge regionale, infine, individua anche le caratteristiche e le dotazioni delle imbarcazioni con cui i turisti e gli allievi vengono accompagnati sul sito dell’immersione.

Con l’approvazione della Legge regionale, anche in Puglia verrà sbloccato finalmente lo sviluppo del turismo subacqueo, da un lato fornendo garanzie agli utenti di questi particolari servizi turistici, e da un altro consentendo agli operatori del settore di investire con serenità nei loro percorsi formativi e nell’acquisto di infrastrutture e attrezzature per i Centri Diving.

Lo sviluppo del turismo subacqueo da un lato rappresenterà una fonte di nuova occupazione dalle enormi potenzialità, ancora inesplorate, e da un altro, grazie all’azione di tutela e monitoraggio dell’ambiente marino svolta ogni giorno dai suoi operatori, contribuirà alla salvaguardia dell’immenso patrimonio archeologico marino pugliese che, come sancito anche dalla Convenzione dell’UNESCO sulla protezione del patrimonio culturale subacqueo, entrata in vigore nel 2009, è patrimonio comune dell’umanità.