La discarica Li Cicci è nel piano regionale di adeguamento e chiusura di impianti non a norma

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Presto potrebbe essere definitivamente messa in sicurezza l’ex discarica “Li Cicci”, abbandonata e nel tempo divenuta una vera e propria bomba ecologica. Dopo alcuni interventi di bonifica, insufficienti a ritenerlo innocuo l’impianto è stato inserito nel piano regionale di adeguamento e chiusura di impianti non a norma redatto dalla Regione Puglia. La notizia è stata diffusa dal consigliere regionale Luigi Morgante in una sua nota:

“La messa in sicurezza e la bonifica dell’area dove insiste l’ex discarica Li Cicci di Manduria è sempre stata
una priorità della mia azione politica in Consiglio regionale, e numerosi sono stati le mie sollecitazioni e gli
incontri, sia istituzionali che formali, per l’adozione di misure e interventi concreti. Un impegno e
un’attenzione recepita dal presidente Michele Emiliano, dalla struttura tecnica e dall’Assessore all’Ambiente
Gianni Stea che, nel corso dell’ultima riunione della giunta, ha presentato un Piano di adeguamento e
chiusura di impianti non a norma, ad Andria, Trani, Giovinazzo, Vieste e appunto la ex discarica Li Cicci di
Manduria, finanziato attraverso uno stanziamento complessivo di 20 milioni di euro.
Il via libera da parte della giunta mette adesso a disposizione dell’amministrazione comunale di Manduria
una somma importante per procedere a lavori da tempo attesi, e necessari per la tutela della salute e
dell’ambiente in quell’area: un’opportunità che la comunità non può perdere. Basta infatti seguire l’iter
procedurale previsto, completando e presentando la progettazione per l’intervento di messa in sicurezza
definitiva, passaggio obbligato per poi procedere al bando di gara per l’appalto dei lavori”.

Si spera ora che l’appello all’Amministrazione Comunale diretta in questi messi da una Commissione Straordinaria possa essere accolto e seguito con attenzione dagli uffici per chiudere una delle questioni ambientali più insidiose del territorio di Manduria.