La Cisl Taranto Brindisi riunisce a Manduria il Consiglio Generale. Le video interviste

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Si è sviluppato attorno a temi #persona #lavoro #territorio #prossimità per uno sviluppo locale sempre più sostenibile il Consiglio Generale della Cisl Taranto Brindisi che si è riunito a Manduria
nella sede del Gal Terre del Primitivo. Dopo i saluti del presidente del GAL, Dott. Dario Daggiano i lavori sono stati introdotti dalla relazione di Antonio Castellucci, Segretario Generale Cisl Taranto Brindisi.
Daniela Fumarola, Segretaria Generale Cisl Puglia ha arricchito il dibattito commentando le direttrici di sviluppo evidenziate dal Presidente del Consiglio Conte che in questo secondo mandato ha messo al centro dell’azione del governo il Mezzogiorno
I lavori sono stati conclusi da Luigi Sbarra, Segretario Generale Aggiunto Cisl nazionale che ha illustrato in contenuti della Piattaforma unitaria che sarà riproposta al tavolo con il Governo che ha convocato le parti sociali

Sintesi intervento introduttivo di Antonio Castellucci,
Segretario Generale Cisl Taranto Brindisi

Il nuovo quadro politico nazionale da cui è scaturita la formazione del nuovo Governo M5S-PD ha chiuso un periodo di quattordici mesi alquanto travagliati e abbastanza inconcludenti: in generale per il Paese, in particolare rispetto alle rivendicazioni sindacali ed al dialogo sociale vanamente sollecitato da Cisl Cgil Uil e sostenuto dalla serie di imponenti manifestazioni unitarie e tematiche, sia confederali che di settore.
Auspichiamo che il nuovo Governo, mettendo da parte litigi e differenze, ponga in essere credibili strategie di rilancio delle sorti economiche e sociali del Paese e, con esse, altrettanto esigibili occasioni di riscatto, specie per i territori del Mezzogiorno che, peraltro, esprime un numero cospicuo di ministri compreso il capo dell’Esecutivo.
Riteniamo condivisibili le dichiarazioni del Primo ministro Giuseppe Conte, prima alla Camera poi al Senato, mediante le quali ha proposto un patto politico e sociale, da Governo di legislatura, con l’obiettivo di abbattere il divario strutturale Nord-Sud per arrivare alla Conferenza di una nuova Europa che possa vedere l’Italia protagonista e collochi al centro gli investimenti pubblici in infrastrutture di sviluppo, sia materiali che immateriali.
Dichiarazioni importanti, anche perché pronunciate in un contesto di Paese diviso e lacerato politicamente ed improntati ad una sorta di disegno nuovo, in qualche modo controcorrente rispetto ai Governi precedenti.
Per Taranto e per Brindisi, viste le grandi potenzialità e opportunità che si stanno delineando, auspichiamo che venga evocato il concetto di competitività e non di concorrenza in un quadro più generale di economia del mare, coinvolgendo anche gli altri settori produttivi trainanti come mitilicultura, turismo – con un trasporto aereo sempre più competitivo – agricoltura, agriturismo, commercio, ecc.
Pensiamo, inoltre, ad una ipotesi da già noi valutata positivamente ad inizio luglio scorso, di un Contratto interistituzionale di sviluppo per Brindisi, ovvero all’opportunità di finanziamenti che secondo la nostra visione siano supplementari sia sul versante delle infrastrutture che di altra natura multidisciplinare, in un quadro di interventi aggiuntivi da parte del Governo nazionale.
Quanto al Cis di Taranto, le risorse finanziarie di circa un miliardo e l’istituzione dei tre tavoli di lavoro tematici – almeno con il Governo precedente – coordinati dai Ministri competenti: ambiente e salute, industria e innovazione, riqualificazione sono condizioni oltremodo utili per velocizzare finalmente le opere programmate, quelle da cantierizzare e le altre da ultimare.
Le svariate tematiche vertenziali che impegnano il quotidiano di ciascuno di noi, possono essere affrontate e vinte con un’Organizzazione a tutti i livelli efficiente, competente e forte, al passo con i tempi, sempre più strutturata ed un Gruppo dirigente costantemente aggiornato.
Confermiamo l’esigenza di riqualificare il valore dei nostri presidi sociali nelle periferie, nei quali la Cisl è chiamata a esercitare una funzione di ricomposizione sociale, di costruzione di reti primarie per superare il senso di isolamento e riaffermare la dimensione delle tutele e degli ideali della Comunità, utili a generare coesione e senso di reciproca solidarietà, anche intergenerazionale.

Sintesi intervento di Daniela Fumarola, Segretaria Generale Cisl Puglia
Nelle parole del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte abbiamo osservato un cambio di passo e spirito di pacificazione del Paese, uno spirito nuovo che auspichiamo venga colto anche dall’azione amministrativa regionale pugliese. Quanto al Governo nazionale ci attendiamo ora fatti concreti che corrispondano alle nostre priorità mai cambiate: lavoro, sviluppo, investimenti, visione di futuro perché se cresce il Sud cresce anche il Paese come abbiamo ribadito anche nella nostra recente manifestazione unitaria a Reggio Calabria.
Per la Puglia il nostro impegno vertenziale continuerà sul versante delle liste di attesa, assunzioni nella pubblica amministrazione, caporalato, sviluppo, occupazione, sostenibilità ambientale, auspicando maggiore disponibilità da parte delle rappresentanze istituzionali.
In tema di sicurezza sul lavoro occorre operare un pressing su istituzioni e associazioni datoriali, a noi compete proseguire nell’azione formativa

Sintesi conclusioni di Luigi Sbarra, Segretario Generale Aggiunto Cisl nazionale
Il Governo avvii un confronto strutturato con le Parti sociali; chiediamo una forte discontinuità rispetto a quello precedente; la Puglia sia luogo emblematico della ripartenza
Al nuovo Governo Conte, domani, diremo che bisogna rilanciare l’obiettivo dello sviluppo e che occorre un Piano straordinario per la crescita, il lavoro e la coesione sociale, specialmente al Sud, con risorse e progetti per potenziare la dotazione infrastrutturale, rafforzare i servizi e diritti di cittadinanza, estendere e qualificare l’occupazione. È necessario sbloccare i cantieri delle grandi e medie opere, risolvere le tante crisi aziendali da lungo tempo aperte al Mise, ridurre le tasse ai redditi medio-bassi da lavoro e pensione, garantire le risorse per i rinnovi e le assunzioni nella scuola e nella pubblica amministrazione.
Auspichiamo un confronto strutturale verso un grande Accordo che punti già nella prossima Legge di Stabilità a obiettivi strategici comuni. Il nostro faro resta la Piattaforma unitaria, e i contenuti di una mobilitazione che in questo anno hanno visto centinaia di migliaia di persone scendere in piazza. Su quelle proposte la Cisl è pronta a dare il proprio contributo alla costruzione di una stagione riformatrice fondata su solide basi concertative.
Il polo di Taranto e Brindisi è emblematico della sfida allo sviluppo, un polo industriale, agroalimentare, turistico, chimico, ed energetico essenziale e da sostenere con interventi nazionali adeguati su infrastrutture, portualità, fiscalità di sviluppo, anche attraverso Patti locali e Contratti istituzionali che puntino a uno sviluppo sostenibile. La priorità del riscatto richiede anche uno scatto da parte ArcelorMittal, che deve uscire dal torpore e da ogni ambiguità, dando piena attuazione ai programmi di risanamento ambientale e di rilancio produttivo e occupazionale senza penalizzare tutto l’indotto e l’appalto.
Occorre poi stringere le maglie del presidio sociale e istituzionale contro lo sfruttamento, il lavoro nero, il caporalato. Dal nuovo Governo ci aspettiamo azioni adeguate, a partire dalla piena attuazione della Legge 199 conquistata nella grande manifestazione del 2016 proprio qui in Puglia.