Ilva. Telefonata di Vendola ad Archinà: le reazioni

Condividi

Le reazioni non si sono fatte attendere.
I parlamentari pugliesi di Camera e Senato del Movimento 5 Stelle si sono detti disgustati dal contenuto della telefonata tra Nichi Vendola e Girolamo Archinà, ed hanno chiesto le dimissioni del presidente della Regione Puglia.
Solidarietà e fiducia nel suo presidente è stata invece espressa dalla segreteria di Sel, riunitasi oggi pomeriggio. “E’ in atto una campagna contro Nichi Vendola. – si legge in una nota – “Il governatore pugliese e la sua amministrazione sono stati i primi, dopo anni di silenzi e complicità, ad avere avviato il percorso di ambientalizzazione dell’Ilva, la più grande fabbrica d’Italia, sottoponendo il colosso industriale a prescrizioni e leggi stringenti, volte a salvaguardare il diritto alla salute e al lavoro. Lo ha fatto per anni in un contesto politico e culturale in solitudine; e talvolta in duro contrasto con governi nazionali che si sono opposti ad ogni legge o misura regionale non prona agli interessi dei Riva”.
Sulla vicenda anche il segretario generale della Fim Cisl Giuseppe Farina esprime ”piena solidarietà al Presidente della Regione Puglia Niki Vendola per l’avviso di garanzia ricevuto e per l’azione di sciacallaggio giornalistico di cui è vittima”. “Nell’intercettazione non c’è nulla di davvero rilevante che possa giustificare né l’uno e nell’altro” – dice Farina che aggiunge – “L’unico caso davvero rilevante e solo da un punto di vista sindacale è la dichiarazione di raccomandazione che il Presidente della Regione Puglia fa in favore di uno dei sindacati metalmeccanici impegnati nelle vicende dell’Ilva, quando ricorda al rappresentante dell’azienda, che un sindacato amico e vicino all’azienda è solo la Fiom. Anche questo non è di particolare rilievo, né ci stupisce, perché sappiamo da tempo dei vizi privati e delle pubbliche virtù mediatiche della Fiom, che al pari di Niki Vendola, è stata con tutto e con il suo contrario, attaccando gli altri sindacati, che invece – conclude – hanno difeso solo il diritto al lavoro e quello alla salute a prescindere dall’azienda, dalla procura, dalla politica”.
Il gruppo consiliare del Pdl alla Regione Puglia chiede, dal canto suo, “una convocazione urgente del Consiglio Regionale affinché si pronunci su una vicenda che assume sempre più aspetti che non possono essere né ignorati né sottovalutati”. “La sconcertante telefonata tra Vendola e Archinà – afferma il Pdl – al di là degli aspetti penali che non sta a noi valutare, sta mettendo alla berlina l’istituzione regionale pugliese in quanto tale, di cui mina in termini gravissimi la credibilità a tutti i livelli”. “Quel compiacimento nel racconto di una risata che comunque investe un argomento, l’andamento epidemiologico dei tumori a Taranto, che tutto avrebbe dovuto indurre tranne che ilarità, e quella apertura ai limiti della complicità nei confronti dell’Ilva – sottolinea il Pdl – sono, oltre tutto, in totale contraddizione con quanto su tali materie ci è stato reiteratamente e sovente anche retoricamente contrabbandato anche nella solennità del Consiglio Regionale”.
ilva 2