Ilva. Rigettato il ricorso di Riva Fire, resta il sequestro dei beni

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TARANTO – I giudici del Tribunale del riesame di Taranto hanno rigettato il ricorso presentato dai legali di Riva Fire, la holding che controlla l’Ilva spa, confermando il sequestro di beni da 8,1 miliardi di euro disposto il 24 maggio scorso dal gip Patrizia Todisco.
Si tratta di un sequestro preventivo per equivalente e ai fini dell’eventuale confisca a procedimento concluso. Finora, a fronte dell’ interno importo che dovrebbe servire a bonificare dall’inquinamento l’area dell’Ilva di Taranto, sono sequestrati beni, conti, titoli e partecipazioni della capogruppo Riva Fire per solo un miliardo di euro. Esclusi invece gli impianti siderurgici e tutto ciò che è funzionale alla produzione e all’attività del sito di Taranto, salvaguardato nella sua continuità operativa dalla legge 231 dello scorso dicembre.