Ilva: il Ministro Di Maio risponde alle polemiche su incontro al MISE

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“Il tavolo sull’Ilva di domani è stato convocato perché Arcelor Mittal ha chiesto di poter illustrare a tutti gli stakeholder le proprie proposte. Per me hanno diritto a partecipare tutte le rappresentanze dei cittadini coinvolti,incluse le associazioni e i comitati che in questi anni hanno svolto un ruolo essenziale. Ed è per questo che li ho invitati.” E’ quanto scrive il vice Premier e Ministro dello Sviluppo Economico e Lavoro Luigi Di Maio alle polemiche innescate con la presa di posizione del Sindaco di Taranto Rinaldo Melucci che ha annunciato di non voler partecipare all’incontro. La decisione è stata assunta – spiega in una nota – dopo aver appreso dell’allargamento della partecipazione a più soggetti al tavolo istituzionale sulla vertenza Ilva. Di Maio ha convocato “una serie di sigle pseudo associative e comitati, tra cui quelle delle aggressioni in Prefettura nel giorno dell’ultimo tragico incidente nello stabilimento”. Il sindaco parla di “dilettantismo spaccone che il Ministro Di Maio ci spaccerà per trasparenza e democrazia, ma è solo una sceneggiatura ben congegnata per coprire il vuoto di proposte e di coraggio”. Melucci afferma di avere deciso di non partecipare al vertice in quanto “poco dopo le 21.30 di sabato, l’invito al tavolo Ilva del 30 luglio è stato revisionato, non integrandolo magari coi parlamentari ionici, ma estendendolo addirittura ad una serie di sigle spesso inclini al dileggio delle Istituzioni, sigle che hanno parte della responsabilità di aver lacerato la comunità ionica in questi anni”.
Oltre al primo cittadino di Taranto, non parteciperanno anche gli altri sindaci dell’area ‘di crisì di Taranto e il presidente della Provincia, Martino Tamburrano.

“Il tavolo non è stato convocato per trasformarsi in un club privato dove si discute nell’oscurità.- Replica Di Maio – Tutto deve essere trasparente perché tutti devono prendersi le responsabilità di ciò che propongono. Stiamo parlando del futuro di migliaia di cittadini e lavoratori, chi preferisce può liberamente scegliere di non partecipare.
Da Ministro lo accetto, – conclude – ma ne trarrò le dovute conseguenze. È finita l’epoca delle riunioni che escludono i cittadini da qualsiasi tipo di discussione. Il nostro metodo è un altro. Fa rima con partecipazione e trasparenza. Gli altri metodi, sbagliati, e i vecchi schemi mentali ci hanno portato dove siamo oggi e non ripeteremo gli errori di chi ci ha preceduto.”

“A chi fa paura la presenza dei cittadini ai tavoli istituzionali ai quali col governo del @pdnetwork non era ammessa neanche la @RegionePuglia?”. Lo chiede su Twitter il governatore pugliese, Michele Emiliano (Pd), rispondendo a un internauta che chiede il suo parere sulle polemiche sorte per l’incontro di domani cipazione a più soggetti al tavolo istituzionale sulla vertenza Ilva.