Ilva: il Flash Mob dei Verdi per chiedere l’abrogazione dell’immunità penale

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Sabato scorso hanno realizzato un Flash Mob sul viale del tramonto a Taranto, di fronte allo skyline di una città ai piedi dell’Ilva.
Successivamente hanno avviato una petizione. E’ il messaggio che i Verdi di Taranto hanno inviato al Governo per chiedere l’abrogazione dell’immunità penale e amministrativa per i commissari e gli acquirenti dell’Ilva e a cittadini per informarli del fatto che la magistratura, attualmente, si trova impossibilitata ad agire a causa dei decreti salva-Ilva.

I Verdi di Taranto lo hanno denunciato già a maggio 2017 con Angelo Bonelli e le liste della coalizione che sosteneva Vincenzo Fornaro, lanciando una petizione per l’abrogazione del DL 1/15 e ss.mm .
Al termine del flash mob sono state raccolte ulteriori firme che saranno poi inviate alle autorità competenti, aggiunte alle altre raccolte nel 2017 e quelle che saranno raccolte tramite la petizione online che lanceremo nelle prossime ore .
“Sono passati sei anni dall’ordinanza di sequestro dell’area a caldo dell’Ilva firmata dal GIP, dr.ssa Patrizia Todisco, per la salvaguardia della salute dei cittadini, scrivendo nelle motivazioni:
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Ad oggi sono cambiate tante cose, purtroppo in peggio: – spiegano i Verdi – l’azione della magistratura è stata ostacolata da una serie di disposizioni di legge a tutela dell’azienda, dai decreti Salva – Ilva al DPCM del 29 settembre 2017 che ha spostato in avanti la scadenza delle prescrizioni AIA fino al 2023, fino al riconoscimento a favore degli acquirenti dell’immunità penale ed amministrativa già prevista per i commissari.
In particolare nella petizione chiediamo:
1) alla Procura della Repubblica di Taranto di chiedere al Giudice competente di sollevare questione di legittimità costituzionale sulla norma che garantisce l’immunità penale, di verificare se siano stati commessi reati in relazione alle violazioni dell’AIA e se c’è continuazione di reato considerati i gravi dati epidemiologici e conseguentemente a non procedere al dissequestro degli impianti.
2) al Presidente del Consiglio di prevedere un provvedimento ad hoc che elimini la suddetta norma.
3) al Presidente della Repubblica di valutare sulla base dei fatti sopra esposti e di sollecitare il governo a prevedere una norma che ripristini il principio di uguaglianza nell’applicazione della legge.
4) ai Presidenti del Senato e della Camera dei Deputati di sollecitare il rispetto degli articoli 3 e 112 della Costituzione.”