Ilva: da luglio blocco di 3 mesi per l’Altoforno. 800 operai in esubero

Condividi

Taranto – L’azienda siderurgica Ilva di Taranto ha annunciato che a partire dal 1° luglio verrà fermato l’Altoforno 2 per tre mesi con conseguenze e blocchi, visto il tipo di lavorazioni a catena dell’impianto, anche per l’Acciaieria 1, per una parte dell’Agglomerato, per il settore dei cosiddetti ‘sottoprodotti’, i servizi e la manutenzione. La decisione, attribuita ad una crisi di mercato, è stata comunicata questa mattina ai sindacati dal responsabile delle relazioni industriali Enrico Martino nel corso di un incontro preliminare. Interessati 750-800 lavoratori che per il periodo di blocco dovranno fare ricorso ai contratti di solidarietà così come i 250 operai del Treno Nastri 1 del quale, già la scorsa settimana, l’Ilva aveva annunciato il fermo a partire dall’8 giugno a tempo indeterminato. Ovviamente le cifre degli esuberi verranno precisate meglio nel corso di una riunione ulteriore tra azienda e sindacati fissata per il 19 giugno.
Attualmente ci sono 1300 lavoratori dell’Ilva che utilizzano contratti di solidarietà.
Ma dall’annuncio del fermo dell’Altoforno 2 emerge anche un aspetto che potrebbe rivelarsi positivo: l’Ilva si è infatti impegnata ad accelerare i tempi di realizzazione degli interventi di risanamento previsti dall’autorizzazione integrata ambientale in modo che alla ripartenza l’impianto possa essere in piena efficienza.