Il Golfo di Taranto scelto da un branco di capodogli. Le foto

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Non tutti sanno che il Golfo di Taranto ha l’onore di ospitare un branco di capodogli (Physeter macrocephalus) che, con ben 18 metri di lunghezza massimi, è la specie più grande tra tutti gli Odontoceti e, quindi, il più grande animale vivente munito di denti. L’ultimo importantissimo avvistamento è di venerdì scorso. Il gruppo era formato da 7 capodogli. Questa era la sesta volta che si è presentato uno spettacolo simile agli occhi dei ricercatori della Jonian Dolphin Conservation di Taranto che sta raccogliendo molti dati su questi esemplari con l’obiettivo di proteggere sempre più questi animali e l’intero Golfo di Taranto, scelto da diverse specie ed individui di cetacei, come loro habitat.

La testa molto grande del capidoglio rappresenta il suo tratto distintivo che agli occhi meno esperti lo fa confondere con la forma delle balene, testa che occupa circa un terzo del corpo.
Il nome specifico macrocephalus deriva infatti dal greco e significa “grossa testa”. I capodogli hanno 20-26 paia di denti a forma di cono nella mandibola inferiore, lungo ognuno 8–20 cm. Ogni dente può pesare quasi un chilogrammo.
Tra i cetacei, il capodoglio è quello che mostra le maggiori differenze tra maschi e femmine, maschi che sono lunghi e pesanti circa il doppio rispetto alle femmine.
Oltre alle dimensioni, il capodoglio detiene alcuni primati come quello di essere l’animale più rumoroso al mondo, il mammifero che si immerge alle profondità marine maggiori e il cervello più grande al mondo.
Si pensa che siano in grado di immergersi fino a 3 km di profondità e che possano restare sul fondo dell’oceano fino a 90 minuti. Le immersioni più tipiche si aggirano intorno ai 400 m di profondità, durano 30-45 minuti.
La dieta è da predatore apicale della catena trofica, oltre a varie specie di pesci, il suo cibo preferito è rappresentato dai calamari, giganti e non. L’unico predatore che attacca i capodogli, oltre all’uomo, è l’orca che attacca i gruppi di femmine e cuccioli per predare quest’ultimi.
In passato il capodoglio era soggetto ad una caccia massiva che stava portando la specie sull’orlo dell’estinzione, oggi grazie alle leggi internazionali la specie è protetta in tutto il mondo e la caccia bloccata.

In tanto la Jonian Dolphin Conservation ha in programma nuove attività di ricerca, sempre attraverso la Citizen Science, ovvero la scienza partecipata da cittadini, famiglie, scuole, studenti ed esperti.
A tal fine tutti i weekend di Ottobre, Novembre e Dicembre, a partire dal 12 Ottobre, si terrà una Campagna di Ricerca dedita alla scoperta dei grandi Cetacei del Golfo di Taranto; target specifico delle attività: Grampi e Capodogli. 3 giorni immersi nel mondo dei cetacei, vivendo un’esperienza indimenticabile.

Photo:
Lia Santacesaria
Stefano Bellomo