Furti, rapine e danneggiamenti: smantellato gruppo criminale. 10 arresti

Condividi

Brindisi – Furti, rapine, danneggiamenti, incendi e ricettazione: a tutto questo si dedicava il gruppo criminale smantellato all’alba di questa mattina dalla Squadra Mobile della Questura di Brindisi.
Dieci le ordinanze di custodia cautelare emesse dal gip Maurizio Saso, su richiesta del pubblico ministero Daniela Chimenti, ed eseguite nel corso dell’operazione denominata “Malavita” con l’impiego di oltre cento uomini della polizia, provenienti anche dai reparti prevenzione crimine di Lecce e Bari, e con il supporto di pattuglie cinofile.
In manette, accusati di associazione a delinquere, sono finiti: Tiziano Cannalire di 24 anni, Luca Carriero di 22 anni, Francesco Ruggiero detto Pumillo di 30 anni, Diego De Giorgi di 29 anni, Diego Catucci di 24 anni, Gaetano Aggiano detto Coca Cola di 20 anni, e Marco Curto di 30 anni. I provvedimenti sono stati notificati in carcere perché già detenuti per altro Andrea Ostuni detto Malavita o Malox di 27 anni, Gianmarco Leto di 27 anni, Simone Brigida di 21 anni. Indagati a piede libero: Alessio Curto di 20 anni, Maurizio Cannalire di 54 anni e Davide Daniel Bombacigno di 24 anni.

Le indagini, avviate nel 2012 e proseguite per circa un anno, hanno permesso di far luce su numerosi episodi criminali avvenuti ai danni di imprenditori brindisini e di ricostruire l’attività del gruppo, organizzato come una vera e propria azienda con un “capo” (identificato dai poliziotti in Tiziano Cannarile) e diversi “manovali” impiegati nell’esecuzione materiale dei colpi.
Tra gli episodi contestati, la tentata rapina alla gioielleria Della Rocca, il furto nel deposito della polizia municipale e il grosso furto di armi avvenuto tra il 10 ed il 17 agosto 2012 nell’armeria Calì di piazza Sapri, quando furono asportati 45 tra fucili, carabine e pistole. I ladri per penetrare nell’armeria praticarono un foro nel muro sul retro, utilizzando un box di un condominio, e operarono indisturbati sfruttando la chiusura del locale per il ponte di Ferragosto. Alcune di quelle armi furono poi ritrovate in possesso di un latitante della Sacra corona unita, Giuseppe Giordano, arrestato nel Tarantino nel marzo 2013.
La banda aveva anche programmato – per poi rinunciare – un attentato esplosivo alla Questura di Brindisi, oltre che tentato di far saltare in aria l’auto di un ispettore capo di polizia. In questo caso l’intimidazione fallì perchè gli esecutori sbagliarono auto.

polizia