Eseguita l’autopsia: lo skipper è morto per annegamento

Condividi

BRINDISI – Alessandro Colangeli, lo skipper dello yacht finito mercoledì contro i frangiflutti nei pressi della diga di Punta Riso, è morto per asfissia da annegamento. A stabilirlo è stata l’autopsia eseguita nel pomeriggio dal medico legale Antonio Carusi, su incarico del pm Antonio Costantini che aperto un’inchiesta per stabilire le cause e la dinamica dell’incidente. Si procede per naufragio colposo, ma nessuno, al momento, risulta iscritto sul registro degli indagati. In seguito al naufragio il 59enne, originario di Stimigliano di Rieti, è rimasto in acqua per oltre un’ora prima di essere soccorso dai Vigili del Fuoco e consegnato al personale del 118. Ma per lui non c’era già più nulla da fare. Salvi invece i due stranieri, un rumeno e un moldavo, che viaggiavano con lui. La salma dello skipper è stata restituita ai familiari.