Erchie: impianto compostaggio Heracle. Ora l’attenzione è sulla richiesta dell’autorizzazione regionale

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Lo scorso 4 Luglio 2018 il Consiglio di Stato ha dato il via libera alla costruzione dell’impianto di compostaggio nel territorio di Erchie. Il massimo organo amministrativo giurisdizionale ha definitivamente respinto
il ricorso presentato dal Comune che sosteneva la decadenza dell’autorizzazione per violazione del termine di inizio dei lavori. Le motivazioni sono dettate dal fatto che non solo il termine non era inserito nell’autorizzazione ma che il titolo abilitativo partiva dalla sottoscrizione della convenzione avvenuta nel maggio 2016. Ne consegue che l’avvio, nel marzo del 2017, quindi entro l’anno, è stato ritenuto rispettoso degli accordi. Il Comune di Erchie perdente su tutta la linea è stato chiamato a pagare le spese di giudizio in favore della società Heracle. Presto i lavori, che impiegheranno inizialmente 100 unità lavorative ridotte a 20 a regime, potranno riprendere e avranno la durata di 15 mesi. La sentenza negativa per il Comune di Erchie sulla vicenda Heracle non è una sorpresa per il fronte dell’opposizione all’impianto che ora punta l’attenzione su altri aspetti. Pronta la reazione della portavoce alla Camera del Movimento Cinque Stelle Anna Macina e di tutti gli attivisti M5S di Erchie che in una nota stampa rilanciano la lotta e non solo escluse nuove iniziative di protesta.
“Sul costruendo impianto di compostaggio privato, anaerobico privato da 80.000 t/a con produzione di energia elettrica e biogas non può essere la sentenza del Consiglio di Stato a scrivere la parola fine! L’appello proposto dal Comune di Erchie è stato rigettato con conseguente condanna dell’ente al pagamento delle spese processuali in favore di Heracle. Ma contrariamente all’Ente, la deputata Anna Macina del M5S e tutto il gruppo degli attivisti m5s di Erchie, che per primi con un sit-in organizzato in concomitanza del nefasto Consiglio Comunale del 26.04.2016 si opposero alla stipula della convenzione tra il Comune e il soggetto privato (che secondo il Consiglio di Stato era ed è condizione per l’inizio dei lavori), non hanno mai creduto che l’esito potesse essere diverso. La sentenza del 4.7.2018 non stupisce.” – si legge nella nota che pone l’accento su fatti nuovi. “Al contrario, incuriosisce che la Heracle abbia depositato una “nuova” (?) istanza per l’autorizzazione unica di un impianto per la produzione di energia elettrica da biogas questa volta incardinata dinanzi alla Regione Puglia sezione energia. Come mai la società ha avviato la procedura dinanzi alla Regione Puglia? E’ forse consapevole che l’Autorizzazione Unica ottenuta nel 2015 non è sufficiente? Come mai chiede l’autorizzazione unica per un impianto di produzione di energia elettrica ma di fatto chiede l’autorizzazione alla realizzazione dell’impianto di compostaggio da 80.000 t/a anaerobico? E come mai inizia l’Iter qualche mese dopo il deposito dell’esposto presso le Procure di Taranto e Brindisi a firma degli attivisti M5S di Erchie in cui tra l’altro si evidenziava che la competenza ad “autorizzare” era proprio della Regione Puglia quanto meno per la produzione di energia elettrica e la conseguente immissione in rete?”

Questi e altri interrogativi sono stati sollevati dalla Deputata Avv. Anna Macina che ha inviato una nota al Comune di Erchie, alla Provincia di Brindisi, in persona tanto del suo Presidente quanto del Funzionario Dott. Epifani, e alla Regione Puglia, palesando altresì la sua volontà di presenziare alla indicenda conferenza dei Servizi.

L’ultima considerazione della nota stampa riguarda le dichiarazioni dell’azienda privata.
“…lascia perplessi il trionfalismo con cui Heracle celebra la sua vittoria dinanzi al Consiglio di Stato, ergendosi a benefattrice ed affermando (volutamente distorcendo la realtà) che con il suo impianto “contribuirà ad alleviare la grave emergenza impiantistica che si registra da anni in Puglia a causa dell’assenza di impianti idonei a trattare i quantitativi di rifiuto organico prodotto”. Tali affermazioni non possono corrispondere a verità posto che Heracle è un soggetto privato, il suo impianto privato non è inserito nel piano regionale dei rifiuti della Regione Puglia, e non potrà mai entrare in competizione con gli impianti pubblici….sicchè come la stessa società ha allegato al progetto presentato alla Provincia di Brindisi, potrà ricevere i rifiuti da trattare da un raggio di 400 Km da Erchie e potrà trattare per circa 40.000 t/a fanghi di depurazioni civili. Questo impianto privato non è la panacea ma è certamente per Heracle un affare da oltre 20 milioni di Euro. Il Comune di Erchie non si limiti ad assecondare le “voglie di profitto” dell’imprenditore privato come ha fatto nella conferenza di servizi dinanzi alla Provincia di Brindisi con pareri favorevoli, ma rappresenti i suoi cittadini portando in Regione la loro voce. Questo il monito.”
“L’opposizione al progetto – conclude la parlamentare Anna Macina – sarà ferma e strenua ancor più di quanto sia stata fin’ora!”