Emergenza depuratori: il M5S chiede impegni concreti alla Giunta Vendola

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Quella degli impianti di depurazione in Puglia è un’emergenza ambientale che sussiste oramai da gennaio 2011, quando il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi dichiarava lo “stato d’emergenza” nel settore della tutela delle acque superficiali e sotterranee nonché dei cicli di depurazione nell’intero territorio della regione. Proroga dopo proroga la situazione oggi non è praticamente cambiata.
Prendendo atto dello stato emergenziale che ancora sussiste in tutti gli impianti di depurazione della Puglia il deputato Francesco Cariello ed i suoi colleghi pugliesi del MoVimento 5 Stelle Giuseppe L’Abbate, Emanuele Scagliusi, Diego De Lorenzis, Giuseppe D’Ambrosio e Giuseppe Brescia hanno firmato sulla questione un ordine del giorno, appena accolto dal Governo Letta.
“Dal Salento (dove sono note le inefficienze dell’impianto di depurazione di Otranto, Gallipoli, Pulsano e Manduria, per non parlare del Gennarini di Taranto) alla Terra di Bari (con le problematiche relative agli impianti di Cassano Murge, Gioia del Colle, Sammichele, Altamura e di tutto il sud-est barese). Medesima situazione nel nord barese (a Barletta, Molfetta, Andria e Trani) sino alla Capitanata con l’impianto di Manfredonia ed altri ancora su cui, quotidianamente, continuiamo a ricevere segnalazioni ed appelli da parte della cittadinanza oramai stanca e svilita. Abbiamo accolto le istanze dei pugliesi – spiegano in una nota i parlamentari a 5 Stelle – e, dopo aver appreso in Parlamento dell’ennesima proroga governativa, torniamo a chiedere alla Regione Puglia a che punto sia il programma di rientro da questo stato d’emergenza che perdura da oltre due anni e mezzo. I cittadini pugliesi – continuano – non possono vivere in continuo rischio per la tutela della salute a causa di un ambiente dove la depurazione delle acque è in continuo stato emergenziale. Urge la realizzazione di una mappa dei rischi derivanti da questa situazione gravosa dei cicli di depurazione delle acque”.
Proprio con questo obiettivo, i deputati pugliesi del M5S si sono fatti promotori di una azione di monitoraggio e controllo da parte della Regione e degli Enti preposti utilizzando lo strumento dell’ordine del giorno per impegnare il Governo all’adeguamento degli impianti di depurazione alle normative comunitarie ed avviare, nel frattempo, il monitoraggio ed il controllo degli sversamenti.
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“Per il rientro dallo stato emergenziale – sottolinea Cariello – è, infatti, fondamentale monitorare e controllare la rete a monte dei depuratori affinché siano in grado di smaltire e separare tutte quelle sostanze che invadono la rete idrica. Naturalmente, anche l’adeguamento tecnico del depuratore potrebbe, in alcuni casi specifici, non essere sufficiente a separare quanto sfugge al monitoraggio degli enti preposti al controllo degli scarichi produttivi e, pertanto, non essere del tutto sufficiente alla chiusura dello stato di emergenza”.