Depuratore Sava-Manduria. Il sindaco Iaia diffida Regione e AqP a riprendere i lavori

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Il Sindaco di Sava, Dario Iaia, è tornato a richiamare l’attenzione sull’emergenza igienico-sanitaria, ambientale e di sicurezza pubblica derivante dalla

mancata realizzazione del depuratore consortile Sava-Manduria in una lettera inviata al Presidente della Giunta Regionale Michele EMILIANO, all’Assessore Regionale alle Infrastrutture, Mobilità, Lavori Pubblici Giovanni GIANNINI, all’Assessore alla Qualità dell’Ambiente Giovanni Francesco STEA, al Direttore del Dipartimento Opere Pubbliche Barbara VALENZANO, al Presidente del C.d.A.
di Acquedotto Pugliese S.p.A., al R.U.P. del procedimento Depuratore Sava-Manduria, Emilio TARQUINIO.

Nella lettera l’Avv. Iaia segnala, nuovamente e per l’ennesima volta, lo stato di profondo disagio ambientale, igienico e di sicurezza pubblica nella quale i cittadini savesi sono costretti a vivere oramai da decenni.
“Nonostante siano trascorsi oltre vent’anni dall’avvio del procedimento amministrativo, avente ad oggetto la realizzazione del “depuratore consortile Sava –
Manduria” (come non ricordare i provvedimenti degli anni ’90 del Commissario per l’Emergenza Ambientale), – scrive il Sindaco di Sava – ancora oggi la soluzione sembra essere lontana, pur essendo disponibili, da anni, le risorse economiche e pur avendo avuto luogo l’aggiudicazione, in via definitiva, già quattro anni or sono, dell’appalto per la realizzazione dell’opera di cui sopra.
Gli abitanti di Sava e di Manduria, oltre che delle marine, a causa della incapacità di una classe dirigente di dare risposte concrete e serie ai bisogni dei cittadini, sono costretti a vivere in un territorio privo di fogna. E’ di tutta evidenza come questo stato di cose non sia più tollerabile. Lo abbiamo segnalato più volte e torniamo a farlo in questa sede”.
“La situazione è ancor più grave, – prosegue Iaia – laddove si consideri che tutti gli organi di vertice degli Enti interessati e coinvolti nella questione, dalla Regione Puglia all’AQP S.p.A., sono perfettamente a conoscenza di quale sia il danno ambientale che si sta continuando a perpetrare quotidianamente nel territorio ed all’interno del depuratore di Manduria, impianto oramai obsoleto e non in grado di depurare secondo le tabelle di legge, come da analisi di Arpa Puglia, non trascurando l’inquinamento odorigeno, certificato anch’esso. A tale stato di cose, occorre aggiungere la carenza di sicurezza nella quale vive il territorio di Sava2.
“Solo lo scorso anno, – ricorda il Sindaco – all’interno dell’abitato, nel cortile delle palazzine dell’Arca Jonica, ebbe luogo un incidente (il crollo del solaio di copertura di una fossa imhoff) che solo, per puro caso, non ha determinato la morte o il ferimento di qualcuno, specie dei ragazzini che giocano in quell’area . Vi lascio immaginare quali sarebbero state le conseguenze se ciò fosse accaduto e quali le responsabilità.
Ma vi è di più, in quanto la carenza del sistema fognario, nella nostra realtà, è spesso causa di malori nella popolazione, soprattutto tra gli anziani ed i bambini.
Le stesse percentuali di decessi, per talune patologie, nel nostro paese è superiore a quelle della stessa città di Taranto (è sufficiente esaminare il rapporto ufficiale di mortalità della S.C. Statistica ed Epidemiologia e dell’ASL di Taranto per l’anno 2015, ad esempio).
In ultimo, ricordo che importanti sono anche le responsabilità dal punto di vista del danno erariale che si sta perpetrando, essendo aperta una procedura di infrazione
da parte della Commissione Europea ed un fascicolo dinanzi alla Corte dei Conti – Sezione Puglia, senza volere ignorare che gli stessi Enti coinvolti (Regione Puglia ed AqP S.p.A.) hanno dato luogo ad un appalto, aggiudicato in via definitiva, immotivatamente, sospeso da alcuni anni”.
Il Sindaco di Sava, quindi, “nella convinzione che il tempo dell’attesa sia definitivamente terminato e che la demagogia ed il populismo non
possano sostituirsi alla scienza ed alla competenza, invita e diffida i destinatari della missiva, ognuno per le proprie competenze, a voler avviare dei lavori per la realizzazione
ed il completamento del depuratore consortile Sava – Manduria, con il relativo collettamento alla rete fognaria del Comune di Sava già esistente per oltre 57 Km., avvertendo che, in mancanza, il Comune di Sava e lo stesso Avv. Iaia, qualità di legale rappresentante, si riterranno assolutamente esenti da qualsivoglia
responsabilità di natura penale, civile, ambientale ed erariale, avendo, in questi anni ed in tutti i modi, sollecitato i soggetti competenti per legge a porre in essere tutti gli
atti di propria spettanza, finalizzati a porre fine ai danni ambientali ed erariali in essere.
“Peraltro, – conclude il Sindaco – si rammenta che questa Amministrazione Comunale non ha alcuna competenza in materia, essendo la stessa di esclusiva pertinenza della Regione Puglia e di Acquedotto Pugliese S.p.A.”.