Depuratore: riunione alle 18 ad Avetrana per rilanciare la protesta

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Alle ore 18 ad Avetrana all’interno della Sala Consiliare si terrà un incontro promosso dal Comitato per la tutela del territorio Associato a Italia Nostra e la Consulta per un Depuratore Condiviso. L’iniziativa è aperta a tutti i cittadini che
vorranno partecipare e conoscere gli sviluppi della vicenda del depuratore consortile Manduria – Sava che negli ultimi giorni ha ricevuto due attacchi che mirano a bloccare l’opposizione della gente che da anni apertamente ha espresso il proprio dissenso alla realizzazione del depuratore nella marina. L’obiettivo è quello di fare il punto della situazione ma soprattutto di decidere le ulteriori iniziative da intraprendere per rilanciare la protesta.

Il primo colpo è stato quello inferto dalla Commissaria del Comune di Manduria Garufi che ha dato incarico ad un legale per opporsi al ricorso dei cittadini al Tar contro l’interramento della condotta di collegamento tra il vecchio e nuovo depuratore affidando incarico ad un legale esterno dal costo di 7.700 euro. Secondo il Comitato per la Salvaguardia del Territorio Associato ad Italia Nostra di Avetrana a cui si è aggiunta la Consulta per il Depuratore Condiviso, la decisione della commissaria sarebbe “inopportuna e deplorevole” poiché “deborda dalla ordinaria “amministrazione” e tende a favorire un progetto contestatissimo contro la volontà del popolo”. In una nota firmata da Arcangelo Durante si ricorda la volontà espressa dalla stragrande maggioranza delle due popolazioni di Manduria e Avetrana, espressa nel corso di numerose manifestazioni di massa, assolutamente contraria a tale opera che deturperebbe la costa. Nel documento si contesta duramente la scelta della commissaria. “Noi non siamo in grado di conoscere le ragioni di queste iniziative della commissaria e dell’Acquedotto pugliese – si legge – ma tutti riusciamo a percepire la puzza ”dice il Papa” di grossi interessi”. E ancora. “Il ricorso del comitato associato a Italia Nostra di Avetrana – prosegue la nota – ha scoperchiato il marcio di possibili interessi; è stato infatti interpellato il meglio del Foro Leccese, rispettivamente: studio Giovanni Pellegrino per la commissaria Garufi (7. 700 euro deliberati), studio Sticchi Damiani per l’Aqp”. I soldi dei cittadini di Manduria che ripudiano il suddetto progetto, si chiedono al comitato, “come si conciliano con la decisione della dottoressa Garufi che si pone contro la volontà popolare?”.
Come si può avere una tale scellerata “lungimiranza” di un depuratore consortile quando mancano acqua e fogna nella stessa fascia costiera e carenze addirittura nelle due cittadine Sava e Manduria e geologicamente come si può giustificare una condotta così lunga da contrada Laccello Manduria a Urmo Belsito senza pensare a qualche inconveniente. Lo spacchettamento per la realizzazione del progetto ad Urmo Belsito non può essere sostenuto attese le valutazioni naturalistiche e paesaggistiche tutelate dall’art.9 della Costituzione. Ed infine l’appello rivolto alla Garufi “affinchè revochi immediatamente la delibera contro il ricorso per trasformarlo invece come atto legale ad adiuvandum a sostegno della iniziativa dei cittadini.

L’altro colpo invece che, viene vista come una punizione per stroncare la partecipazione alle iniziative di mobilitazione è la condanna penale che otto cittadini avetranesi hanno ricevuto colpevoli di aver violato, secondo quanto riportato dal decreto penale di condanna del giudice per le indagini preliminari Benedetto Ruberto, il Regio Decreto numero 773 del 18 giugno 1931, contenuto nel testo unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza. In altre parole, avrebbero manifestato, bloccando il transito degli autoveicoli, senza aver ricevuto il preventivo assenso da parte degli organi preposti a garantire la sicurezza nelle manifestazioni pubbliche. Fra gli otto condannati, anche un attuale amministratore e un ex amministratore.

L’iniziativa dell’incontro dunque è quanto mai opportuna: alle
18 nella sala consiliare del Comune di Avetrana gli Avv.ti Nicolardi e Manca del foro di Lecce illustreranno o stato del ricorso proposto contro la determina del dirigente manduriano che autorizza la posa in opera dei tubi da Laccello a Urmu, ma si parlerà delle iniziative da intraprendere circa i decreti penali in arrivo.

La Consulta inoltre sta mettendo in cantiere altre iniziative mediatiche di un certo rilievo. Si punta ad una partecipazione al
concerto del 1 maggio a TARANTO, organizzato dal Comitato Cittadini Liberi e Pensanti, manifestazione per la quale sono previsti almeno 100.000 partecipanti. Un’occasione da non perdere, nella scia vincente della battaglia mediatica di respiro nazionale già inaugurata nei confronti dell’ex governatore Vendola.

Francesco Di Lauro portavoce della Consulta ha annunciato, inoltre, di aver avuto un proficuo colloquio con l’avv. Anna Macina, circa la sua adesione al gruppo giuridico della Consulta, perorata prima della sua elezione in Parlamento. Così come proficuo viene definito il colloquio con un autorevole membro del comitato scientifico del WWFItalia, su un ‘endorsement’ del consesso circa le ipotesi alternative al progetto AQP che vorremo sottoporre alla sua attenzione, ma per questo occorrerà un articolato dossier e sopratutto l’indicazione di eventuali proposte alternative.