Depuratore. Nardò luogo d’avanguardia in Italia nelle politiche ambientali

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“Su scarico a mare e depurazione delle acque, il risultato acquisito nel corso dell’incontro con il Commissario unico nominato dal Ministero dell’Ambiente, rende Nardò un luogo d’avanguardia in Italia
nelle politiche ambientali. La caparbietà delle migliori forze politiche ed ambientaliste di Nardò ha portato alla soluzione ottimale della gestione dei reflui per la nostra città e per Porto Cesareo.”
E’ quanto scrivono in una nota i due consiglieri comunale di Fronte Democratico Neretino, Paolo Maccagnano e Cesare Dell’Angelo Custode.

“Il Commissario, nella riunione tenutasi a Roma per fare il punto sulla situazione, ha voluto approfondire la proposta progettuale denominata “Scarico Zero” avanzata da Regione, AQP, Autorità Idrica Pugliese, Comune di Nardò e Comune di Porto Cesareo, condividendola nella sostanza. Nei prossimi giorni, la struttura dell’Ufficio del Commissario invierà il verbale della riunione e l’amministrazione lo potrà condividere con la cittadinanza.
Con questa operazione si è definitivamente chiusa la pagina del vecchio protocollo d’intesa del 2015, che prevedeva la realizzazione di una condotta sottomarina di 2 km per consentire lo scarico a mare del refluo non utilizzato per l’agricoltura in tabella 2 (quindi refluo non depurato al massimo). Ora, grazie alla ferma volontà del Presidente Emiliano di andare incontro alle esigenze dei territori, di cui si sono fatti portavoce alcuni Sindaci come il nostro Pippi Mellone, il Ministero, come ha già dimostrato per altri agglomerati come Sava e Manduria, ha dimostrato di voler aprire una nuova pagina che vada proprio in questa direzione.”
“Il risultato portato a casa consentirà, – spiegano i due consiglieri comunali – grazie ad investimenti per 13.800.000€, di avere un grado di depurazione rispettoso dei parametri previsti dal DM 185, ovvero un affinamento superiore anche perfino alla tabella 4, per tutto il refluo prodotto dai due comuni. L’acqua così depurata potrà essere utilizzata in agricoltura e per altri usi civici e, soprattutto, per il ravvenamento della falda attraverso la realizzazione di Ecofiltri.
Solo in casi eccezionali, come nel caso di piogge torrenziali, il refluo, comunque depurato al massimo (e non in tab. 2 come sarebbe avvenuto attraverso la condotta prevista nel vecchio protocollo), avrebbe come recapito la battigia, il quale sarò costantemente monitorato da videocamere.”

“A tal proposito – sottolineano i due consiglieri comunali – lasciano perplessi le dichiarazioni del Consigliere Regionale Cristian Casili, vice presidente della commissione ambiente, che parla ancora di scarico a mare.

Evidentemente o non conosce bene il progetto oppure fa pura demagogia, perché come abbiamo detto, oltre al riuso in agricoltura, il refluo depurato, attraverso gli eco filtri, sarà destinato al ripascimento della falda.
La svolta dello Scarico Zero con l’annullamento degli scarichi inquinanti a mare e la riconsegna dell’area di scarico alla balneazione, conferma la concretezza del Presidente Emiliano. Dopo la realizzazione del centro di accoglienza di Boncuri e l’avvio, proprio con l’amministrazione Mellone, di ogni provvedimento utile e indispensabile per la post gestione della discarica, egli sta dimostrando ancora una volta di essere un interlocutore affidabile, col quale Nardò si sta dimostrando in grado di risolvere questioni annose che con altri sindaci erano rimaste senza soluzione.”