Depuratore: al vaglio del governatore Emiliano la proposta che mette d’accordo tutti

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Potrebbero esserci presto novità sul depuratore consortile Manduria Sava. Ieri si è tenuto a Bari l’incontro preannunciato nel corso dell’ultima manifestazione di protesta.
Il consigliere Regionale Luigi Morgante ha mantenuto fede alla promessa di richiedere un incontro con il Governatore Emiliano per la presentazione di una proposta alternativa all’attuale progetto che ha com’è noto varie problematiche e, soprattutto, non è condiviso dalla popolazione.
La delegazione era formata da Cosimo Breccia e l’Avvocato Giuseppe Antonio Mazza per Manduria Noscia e dal sindaco di Avetrana Antonio Minò e vice sindaco Alessandro Scarciglia.
Dall’affermazione “GAME OVER” espressa nel corso della riunione in Prefettura a Taranto per dire che non si sarebbe più messa in discussione la realizzazione dell’opera, il governatore non ha cambiato idea. Lascia ben sperare, però, l’apertura del Governatore che ha voluto incontrare e sentire la soluzione alternativa proposta dalla delegazione. Si tratta di una proposta diversa dalle prime tre che andrebbe a mettere d’accordo tutte le parti interessate.
Per ora, in attesa della ufficializzazione è indicata come proposta D. E’ stata individuata un’altra location che andrebbe comunque ad accontentare tutti in un’area utile ad un eventuale allaccio per quelle che potrebbero essere prossime opere infrastrutturali per acqua e fogna alle marine; accontenterebbe i savesi che avrebbero finalmente un depuratore, accontenterebbe sia i manduriani che gli avetranesi perché lontana da aree residenziali. Si trova a 5 km dal mare, quindi, sarebbe scongiurato ogni tipo di eventuale scarico emergenziale a mare ed è un progetto che va pure ad abbattere notevolmente i costi proprio di realizzazione perché consentirà di risparmiare quasi 10 km di condotte, sia condotte vere e proprie che vanno direttamente a quello che attualmente il progetto di Urmo, sia perché si trova comunque a 3 km prima e, in più, tutti quelli che erano i buffer previsti che sono dislocati con il progetto attuale in due aree diverse, nell’attuale soluzione sarebbero localizzati tutti i Buffer nello stesso terreno, quindi, anche quelle altre tubazioni, quelle altre condotte verrebbero eliminate, con un notevole risparmio in termini economici.
Il governatore si è mostrato titubante ma, comunque, ha accettato di far visionare questo progetto ai tecnici della Regione e di AQP.
Occorre sapere se effettivamente ci sono i presupposti per aprire in seguito un tavolo tecnico vero e proprio nel quale si andrebbero ad illustrare tutti i dettagli di quelli che potrebbero essere le variazioni da fare al progetto attuale.
Il governatore Emiliano esclude assolutamente l’ipotesi di rifare nuovamente la gara perché si dovrebbe risarcire la ditta appaltatrice, ma anche di rinunciare agli espropri che sono stati già fatti. Secondo i tecnici che hanno formulato la proposta D si tratterebbe solo di una semplice variante con una normale via e si potrebbe tranquillamente far rimanere tutto come sta senza andare a sconvolgere nulla riducendo tra l’altro i tempi se si tiene conto che l’attuale progetto comunque è sottoposto ad un sacco di problematiche motivo per cui i lavori non sono ancora cominciati. E non sono da sottovalutare sia vincoli che ci sono e neanche cosa da non trascurare, l’opposizione della popolazione che se accontentata darebbe il via libera alla realizzazione.
Il progetto D sarà comunque presentato in maniera dettagliata dai tecnici che lo hanno redatto, nel corso di un convegno che sarà organizzato la prossima settimana, aperto a tutta la popolazione interessata anche dei comuni vicini.
Si tratta della prima soluzione presentata dal Movimento Manduria Noscia per una problematica che angoscia da anni la popolazione. Il portavoce Cosimo Breccia resta fiducioso: “Se il progetto non dovesse essere preso in considerazione o se dovessero essere trovate scuse perché solo di scuse si tratterebbe in quanto ci sono tutti i presupposti per poter attuare questo nuovo progetto, ma se non dovessero essere disponibili a prendere in considerazione tale progetto razione se ne assumeranno le loro responsabilità politiche.”
Un fatto da non trascurare in vista delle prossime numerose competizioni elettorali.