Depuratore: al TAR una prospettiva per riaprire il tavolo delle trattative

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Ci sono sviluppi riguardo alla questione del depuratore Consortile Manduria Sava. Mercoledì scorso il TAR di Bari ha accolto la proposta dei legali dei 14 ricorrenti di accorpare
la richiesta di sospensiva alla discussione di merito del ricorso. Le controparti non si sono opposte. Verosimilmente l’udienza in Camera di Consiglio ci sarà non prima di 3/4 mesi. Lo ha reso noto il Comitato per la tutela del territorio di Avetrana Associato a Italia Nostra che, qualche mese fa, ha deciso di percorrere anche la via giudiziaria.
Si è aperto così uno spiraglio per iniziare una vera e propria trattativa, a tutti i livelli, per ottenere la dislocazione della costruzione del nuovo depuratore e che dovrà essere lontano dalla costa. Il comitato, a questo punto, ritiene che “occorre che tutte le Associazioni ambientaliste e non, gli Enti e i Partiti politici facciano fronte comune per ottenere il risultato sperato, senza perdersi però in sterili chiacchiere, come spesso è successo in passato, ma adoperandosi con fatti concreti.”
“Non spetta a noi individuare il nuovo sito – si legge nella nota – ci sono fior di tecnici in Regione Puglia e in AQP che possono e devono trovare la soluzione definitiva. Noi possiamo però sollecitare a rispettare le volontà popolari che non vogliono il sito a Urmo Specchiarica.”
“La cosa importante è: salvare l’ambiente, non consumare ulteriore territorio e risparmiare denaro pubblico. – conclude il Comitato – Per questi motivi noi 14 abbiamo firmato il ricorso al TAR che ci permette ancora di riaprire il tavolo delle trattative.”