Casa dell’Evoluzione auspica che dialogo inaugurato da Manduria Lab continui

Condividi

Il Presidente dell’Associazione Casa Dell’Evoluzione Avetrana, Salvatore Luigi Baldari ha salutato con entusiasmo
l’evento organizzato da ManduriaLab che ha riunito e ascoltato le amministrazioni locali e le associazioni di categoria per avviare l’iter di riconoscimento dello stato di calamità a seguito del maltempo della scorsa settimana.
“Non ho potuto partecipare personalmente per via di impegni personali, ma erano lì presenti altri rappresentanti della Casa Dell’Evoluzione, coi quali ho avuto di confrontarmi e di valutare con giudizio positivo il modello di partecipazione allestito. Ci auspichiamo – dice Baldari – che la piattaforma di dialogo fra tutti gli attori in scena, inaugurata ieri a Manduria, possa andare oltre l’oggetto in questione ed allargare la mission del confronto verso l’individuazione di percorsi comuni di sviluppo del settore agricolo nostrano. Nonostante l’evidente centralità dell’agricoltura nello scacchiere della nostra economia, gli spazi di intervento sono ancora enormi. Le sfide che ci pone l’agricoltura moderna sono enormi ed affrontarla in un’ottica territoriale di ampio respiro non potrà far altro che aiutarci a vincerle. Mi viene in mente il progetto lanciato durante la conferenza del Mediterranea Fest di Avetrana dal Presidente Pietro De Padova, di istituire un Igp Terre del Primitivo, per dare innanzitutto slancio al brand e inserire i prodotti in un circuito di tutela ancora più efficiente. Ma tanto altro si potrebbe fare. A partire dall’individuazione di bandi specifici da attivare nelle misure del Psr o, ancora, incentivare la sperimentazione di coltivazioni alternative, contrastare l’abbandono dei campi, cooperare per la sorveglianza e la sicurezza dei terreni. Sarebbe possibile trovare strumenti per agevolare l’assunzione di giovani nel settore, attraverso forme di assunzione congiunta con evidenti vantaggi civilistici e fiscali. Un altro argomento da approfondire potrebbe essere quello delle “Reti d’Impresa”, regolamentate dal decreto competitività del 2014, un modello per intervenire nel bilanciamento tra costi e prezzi dei prodotti, utilizzare macchinari migliori, acquisire priorità nell’accesso ai finanziamenti. Da non sottovalutare poi la possibilità di pianificare veri e propri corsi formativi dedicati all’innovazione, alla produzione biologica, ai trattamenti ecc. Queste sono solo alcune idee, ma sono convinto che organizzando incontri come quello di ieri, con cadenza mensile, invitando anche contadini e imprenditori, oltre al Consorzio di Bonifica, variando di volta in volta il paese ospitante, potrebbero emergere nuovi nodi di discussione o criticità da approfondire insieme. Perché insieme potremo vincere le sfide dell’export e dell’innovazione, attraverso la qualità e l’eco sostenibilità.”