Caporalato. Uila: “Si adotti il protocollo in tutta la Puglia”

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Domani, mercoledì 7 giugno 2016, la prima riunione operativa dopo la firma al protocollo sperimentale contro il caporalato e lo sfruttamento del lavoro in agricoltura “Cura, legalità, uscita dal ghetto”. Si passa così finalmente dalle parole ai fatti. Ma la Uila Uil chiede di più. Il segretario generale del sindacato di Taranto, Antonio Trenta, infatti, non solo insiste che si possa rapidamente concludere l’iter legislativo del ddl 2217 fermo in Senato per valorizzare il lavoro agricolo di qualità ed incentivare le aziende virtuose, ma vuole anche che il protocollo sia reso strutturale al più presto anche sul territorio ionico. Per il momento infatti il protocollo interesserà in Puglia solo le tre province di Bari, Foggia e Lecce.

“Non ci sono territori immuni da questa piaga – ribadisce Antonio Trenta – ed in più occasioni, purtroppo, la verità di queste affermazioni è stata dimostrata proprio nella nostra terra”.

L’accordo firmato il 27 maggio al ministero dell’Interno rappresenta per la Uila Uil di Taranto “un importante strumento che contribuirà ad attivare misure di contrasto al caporalato, al lavoro nero e allo sfruttamento in agricoltura, attraverso servizi di trasporto, cura e alloggio”. In questo modo è stato quindi “raggiunto un obiettivo assolutamente rilevante perché finalmente istituzioni, organizzazioni datoriali e sindacali sono accomunate da un unico obiettivo condiviso, quello di una lotta senza quartiere alla illegalità e dalla scelta di costruire insieme soluzioni alternative che consentano l’incontro trasparente tra domanda e offerta di lavoro e garantiscano a imprese e lavoratori un sistema di trasporti efficiente per raggiungere i posti di lavoro”.

Le organizzazioni sindacali di categoria, del resto, la Uila in testa a tutte, sono state pioniere della strategia di adottare provvedimenti mirati nell’ambito del sistema dei trasporti, ritenendolo appunto strategico per togliere potere ai caporali.

E’ per questo che Antonio Trenta conclude: “Siamo d’accordo con l’attivazione sperimentale e parziale del protocollo d’intesa, ma per debellare la piaga del caporalato non si può intervenire a macchia di leopardo”.

Intanto, anche la Uila provinciale si sta organizzando in vista della grande manifestazione nazionale di piazza in programma per il prossimo 25 giugno a Bari. Insieme a Flai-Cgil e Fai-Cisl, il sindacato di Trenta sta tenendo assemblee pubbliche in tutta la provincia ionica.

In agenda, dopo quello di martedì sera a Grottaglie, ci sono incontri a Massafra il 13 giugno, Palagiano il 16 e Sava il 21.