Braccianti sfruttati nei campi: denunciati l’imprenditore agricolo e i due caporali

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Nuovo intervento dei Carabinieri che proseguono nell’attività di repressione del fenomeno del caporalato, del lavoro nero e/o irregolare soprattutto nel settore agricolo. La Task Force, istituita dal Comando Provinciale Carabinieri di Taranto, composta dai militari delle Stazioni di Marina di Ginosa, Crispiano, del dipendente NOR-Aliquota Operativa- e dal Nucleo Ispettorato del Lavoro di Taranto, al termine di un controllo a Castellaneta nel tarantino, ha denunciato in s.l., per intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro, tre persone: un imprenditore del posto e due extracomunitari.
I militari hanno accertato che un 55enne del posto, imprenditore agricolo, con la collaborazione di un 33enne e un 34enne, entrambi di origine sudanese, domiciliati in Montescaglioso (MT), caporali, stavano fruttando 4 quattro braccianti di origini sudanesi (di cui uno con permesso di soggiorno scaduto) costringendoli a lavorare nei campi per oltre 10 ore al giorno con una paga di €30,00 giornaliere.
Al 55 enne, datore di lavoro, sono state contestate, altresì, violazioni amministrative per € 15.000,00 euro e comminate ammende per € 28.000,00, con la conseguente adozione della sospensione dell’attività imprenditoriale per reiterate violazioni in materia di igiene e sicurezza.

Nel medesimo contesto è stata anche sequestrata una carta di identità digitale, utilizzata dal 33enne, caporale, per eludere i controlli inerenti il suo stato di irregolarità sul territorio nazionale.