Guardia di Finanza: Bilancio 2013 delle attività del Gruppo Aeronavale Taranto

Condividi

Il Gruppo Aeronavale della Guardia di Finanza di Taranto tira le somme dell’attività svolta nell’anno 2013 registrando un incremento della qualità attraverso la concretezza dei risultati conseguiti, possibili grazie alle potenzialità tecnologiche e professionali offerte dai mezzi ai militari che operano in mare ed in cielo nelle acque internazionali del Mar Adriatico e del Mare Ionio.
L’azione di contrasto ai fenomeni di illegalità in alto mare è stata sviluppata proiettando i mezzi aeronavali al controllo delle acque internazionali a tutela degli interessi economico-finanziari dello Stato e dell’Unione Europea.
I duri colpi inflitti alle organizzazioni criminali hanno permesso di sequestrare ingenti quantità di stupefacenti e minare le disponibilità degli uomini e dei mezzi utilizzati per il traffico illecito. In tal senso sono state tratte in arresto 26 persone, spesso in possesso di armi da guerra, e sequestrati 11 mezzi navali e 3 autovetture impiegate per il trasporto delle sostanze psicotrope.
Nel solo anno 2013 sono state sottoposte a sequestro oltre 6 tonnellate di marijuana e più di 7 tonnellate di hashish che se immesse sul mercato al dettaglio avrebbero fruttato decine di milioni di euro.
Ancora, nel 2013 si è osservata la ripresa del contrabbando di sigarette provenienti da Paesi extraeuropei: le indagini svolte hanno consentito, con il fondamentale contributo dei mezzi aeronavali, il sequestro di oltre 6,5 quintali di sigarette, 2 motoscafi e 3 furgoni impiegati per il trasporto delle “bionde” oltre all’arresto di 3 persone ritenute responsabili del traffico illecito.
Anche nel campo della tutela del patrimonio ambientale sono state svolte azioni di controllo e repressione che hanno portato al sequestro di discariche abusive per circa 60.000 mq di estensione ed alla segnalazione all’ Autorità Giudiziaria di 4 persone e di una società per i reati di natura ambientale; per la tutela del patrimonio marittimo ed ittico le unità d’altura dipendenti dal Gruppo Aeronavale, durante la normale attività operativa di pattugliamento delle coste in alto mare, hanno sequestrato svariate attrezzature complete per la pesca a strascico ed elevato numerosi verbali per illeciti amministrativi.
Il comparto aeronavale d’altura del capoluogo jonico occupa, altresì, una posizione di rilievo nel quadro delle iniziative rivolte al contrasto dell’immigrazione clandestina via mare promossa dall’Agenzia europea per la gestione della cooperazione operativa alle frontiere esterne degli Stati membri dell’Unione Europea (FRONTEX): nel 2013, infatti, i militari del Gruppo Aeronavale di Taranto hanno tratto in salvo più di 4800 migranti in fuga dai Paesi in guerra, assicurando alla giustizia 38 “scafisti” e sequestrando 40 unità navali utilizzate per il deprecabile traffico di esseri umani.
Il significativo contributo fornito in tema di contrasto all’immigrazione clandestina è stata, ancora una volta, riconosciuta dalla Comunità Europea che ha attribuito al Gruppo Aeronavale di Taranto l’incarico di Centro di Coordinamento Locale dei mezzi aeronavali operanti nell’area dell’Adriatico Meridionale e dello Ionio sino a tutta la Calabria, nell’ambito dell’operazione internazionale “AENEAS”.

Pattugliatore denaro