Avetrana: Giovedì confronto su scarico a mare tra Emiliano, Minervini e Stefàno

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L’Associazione Grande Salento ha organizzato una serie di incontri che avranno come tema il depuratore consortile di Manduria-Sava con lo scarico a mare a Specchiarica.
Al primo incontro-dibattito, che si terrà Giovedì 6 novembre 2014 alle ore 18.00 presso la Sala Consiliare di Avetrana, parteciperanno i candidati alle primarie del centrosinistra pugliese: Michele Emiliano, Guglielmo Minervini e Dario Stefàno.
L’incontro sarà presieduto da Rino Giangrande, Presidente dell’Associazione Grande Salento, ed aperto da una relazione del Prof. Mario Del Prete, consulente scientifico del Comune di Avetrana e docente di Geologia.
Questi dibattiti non sono incontri elettorali bensì luoghi di confronto diretto fra la popolazione, le associazioni, i comitati, le Amministrazioni locali e gli attuali e i futuri responsabili regionali poiché crediamo che il superamento della condotta sottomarina debba passare da un impegno congiunto di tutte le forze politiche.
Ribadendo ”l’importanza del depuratore come un’opera pubblica essenziale in un territorio che ne è privo” l’Associazione Grande Salento conferma la propria “contrarietà allo scarico a mare (previsto in area SIC e tra due aree protette regionali: Fiume Chidro e Salina Monaci) e alla localizzazione (prevista tra l’area turistica avetranese di Urmo Belsito e l’area protetta regionale Rosa Marina e Bosco Cuturi.
La compatibilità dell’attuale localizzazione va verificata con il rischio idrogeologico già dichiarato dall’Autorità di Bacino della Puglia nell’area di Urmo Belsito –elemento che ha portato alla modifica del tracciato della Strada Regionale n.8- e con il Piano Paesaggistico Territoriale della Regione Puglia (PPTR)”.
Per superare definitivamente lo scarico a mare, l ’Associazione Grande Salento ritiene “fondamentale che i tecnici regionali, durante il prossimo tavolo tecnico convocato a Bari per il 5 novembre, non abbiano vincoli a discutere dell’eliminazione della condotta sottomarina. Inoltre è necessaria una modifica dell’attuale Piano di Tutela delle Acque (PTA) da parte del Consiglio Regionale e, quindi, di un impegno di tutti gli attuali consiglieri regionali, siano essi in partiti di maggioranza che di minoranza”.

No scarico mare 1