Avetrana: fermato autore violento pestaggio. Foto

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I Carabinieri del NOR della Compagnia di Manduria e della Stazione di Avetrana hanno eseguito un decreto di fermo a carico del presunto autore del pestaggio del 63enne aggredito a bastonate la mattina di Pasqua. Si tratta del 44enne Antonio Pinto, pastore con precedenti di Avetrana, accusato di tentato omicidio aggravato dai futili motivi. Il provvedimento è stato emesso dal Sostituto Procuratore della Repubblica del Tribunale di Taranto, dott.ssa Lucia ISCERI, controfirmato dal Procuratore Aggiunto, Dott. Pietro ARGENTINO.
I magistrati della Procura di Taranto hanno fatto proprie le risultanze investigative dei Carabinieri della Compagnia di Manduria, che indicano PINTO quale presunto autore della violenta aggressione avvenuta ad Avetrana alle prime ore della mattina del 27 marzo scorso, giorno di Pasqua, nei pressi di un bar ubicato in pieno centro cittadino.
Al termine di una serrata e meticolosa indagine, i militari hanno accertato che la vittima, un 63enne del posto, mentre si trovava seduto davanti al bar, aveva avuto dapprima un diverbio con PINTO, scaturito verosimilmente da futili motivi. La discussione, successivamente, è degenerata quando quest’ultimo, dopo aver preso dall’abitacolo della propria autovettura un bastone simile ad una stecca da biliardo, che con tutta probabilità utilizzava per la conduzione dei propri animali al pascolo, lo avrebbe aggredito violentemente picchiandolo più volte al capo.
La vittima, dopo il terzo colpo ricevuto, è caduta al suolo, mentre l’aggressore insieme ad un’ altra persona, che non avrebbe preso parte al pestaggio, si è dato alla fuga a bordo dell’autovettura, facendo perdere le proprie tracce. L’anziano, che dopo l’aggressione si era rialzato ed era stato sommariamente soccorso da alcuni passanti, percorrendo autonomamente anche un breve tratto di strada, è stato poi raggiunto e trasportato da un’ambulanza all’Ospedale di Manduria ove, in seguito ad una emorragia intracranica, è stato trasferito d’urgenza, in prognosi riservata, presso l’Ospedale S.S. Annunziata di Taranto dove, dopo essere stato sottoposto ad un delicato intervento chirurgico, è stato ricoverato nel reparto di rianimazione, versando tuttora in condizioni assai serie.
La ricostruzione della dinamica dell’aggressione è stata inizialmente difficile per i Carabinieri del NOR della Compagnia di Manduria e della Stazione di Avetrana, subito intervenuti sul posto, dopo essere stati allertati da una telefonata al 112 da parte di un giovane passante, che segnalava quanto avvenuto. I Carabinieri, arrivati dopo pochi minuti, riscontravano sul selciato innanzi al bar, diverse macchie di sangue che confermavano che quanto segnalato rispondeva a verità. E’ stata avviata quindi una minuziosa attività investigativa, attuata sia con metodi tradizionali, ovvero con l’ascolto di testimoni e persone informate sui fatti, che sebbene presenti nei pressi del luogo teatro del grave pestaggio, erano inizialmente reticenti o forse condizionate dalla paura di eventuali ritorsioni da parte dell’autore del misfatto, conosciuto in paese per i suoi precedenti specifici. Le indagini sono poi proseguite ricostruendo l’esatto percorso effettuato dall’autovettura utilizzata da PINTO da quando è giunto sul luogo dell’aggressione a quando ha percorso la via di fuga. I militari hanno analizzato meticolosamente le immagini delle telecamere di videosorveglianza presenti lungo l’itinerario che conduce al luogo dell’aggressione, confrontate con le scarne indicazioni fornite dai testimoni in merito al modello dell’autovettura del presunto aggressore ed alla descrizione fisico di quest’ultimo e del passeggero che viaggiava con lui. E’ così che è stata ricostruita la dinamica dei fatti, sia in relazione al veicolo utilizzato dall’autore della violenta aggressione, risultata una Lancia Y, che all’itinerario percorso dal pastore prima di raggiungere il luogo del pestaggio.
Decisiva, inoltre, si è rivelata la successiva collaborazione fornita da ulteriori testimoni, successivamente individuati dai carabinieri. Si è chiuso, dunque, il cerchio attorno al brutale episodio che aveva scosso la comunità avetranese fino al punto di organizzare una marcia contro l’omertà ed in segno di vicinanza alla famiglia della vittima. Alla marcia che si è svolta sabato scorso 2 aprile, sono intervenuti molti avetranesi, che hanno preso parte ad una fiaccolata lungo le vie del centro, passando anche dal luogo dell’aggressione. Tale manifestazione ha così contribuito a stimolare le coscienze di alcuni testimoni che si sono poi presentati presso la locale caserma dei Carabinieri per raccontare tutti i dettagli rispetto a quanto inizialmente riferito in maniera troppo generica.
L’uomo è stato sottoposto a fermo in tarda mattinata e, al termine delle formalità di rito, condotto presso la Casa Circondariale di Taranto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, in attesa dell’udienza di convalida del provvedimento restrittivo.