Autista della Monteco investito da un camion durante manovre nel cantiere: rischia amputazione del piede

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BRINDISI – Un grave incidente sul lavoro si è verificato questa mattina  nel centro raccolta rifiuti della  Monteco, in via Nobel,  nella zona industriale di Brindisi, dove un autista, durante una manovra di un camion nel piazzale dello stabilimento, è rimasto gravemente ferito ad un piede. Secondo una prima ricostruzione pare che l’uomo, Cosimo Mariano, 43 anni, di San Pietro Vernotico, sia stato investito  dalla parte anteriore destra di un mezzo pesante munito di braccio meccanico  durante le operazioni di stoccaggio di materiali,  subendo lo schiacciamento di un piede.118 Lecce

Trasportato d’urgenza presso l’ospedale Perrino di Brindisi, l’operaio è stato sottoposto ad un intervento chirurgico e rischia  l’amputazione della gamba.

Sul posto  sono intervenuti gli agenti della Polizia municipale, gli agenti della Sezione Volanti della Questura di Brindisi e il personale dello Spesal Asl che hanno provveduto ad effettuare i rilievi necessari  per la  ricostruzione dell’esatta dinamica dell’incidente.

Cgil, Cisl, Uil, Fiadel e Ugl, in una nota congiunta, concordano nell’individuare la causa dell’infortunio nell’inidoneità del luogo di lavoro e nella particolare ristrettezza in cui sono obbligati a manovrare i mezzi all’interno del cantiere. Situazione più volte denunciata dalle organizzazioni sindacali di categoria che spiegano: – Nel piazzale sono disposti numerosi container destinati a stoccare diversi tipi di rifiuti, altri per uso spogliatoi, il parcheggio automezzi, il piazzale di accoglienza dei cittadini e la bilancia per pesare i camion.  Constatiamo – aggiungono –  che non è sufficiente il controllo che gli enti preposti a vigilare sull’idoneità dei luoghi di lavoro per la sicurezza dei dipendenti svolgono. L’azienda dimostra che non c’è rispetto delle Leggi, dei lavoratori, ma nemmeno degli enti preposti al controllo. Se così fosse stato – concludono  – questo grave incidente si sarebbe potuto evitare”.

Anche il Sindacato Cobas del lavoro privato ritiene che, per  lo scarso spazio a disposizione, la sede di via Nobel è inadatta ad ospitare tali attività e sottolinea come una denuncia specifica su questo problema fosse  già stata inviata allo Spesal, struttura della Asl, che aveva provveduto a fare dei controlli”.