Acqua bene comune?…sì ma non a Manduria, grazie a nuovo regolamento comunale

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L’acqua bene comune? Sembrerebbe proprio di no. A Manduria almeno, lo slogan di Acquedotto Pugliese stona con la realtà. In questi giorni alla nostra redazione sono giunte lamentele di cittadini che, per eseguire i lavori di allaccio alla rete idrico-fognaria, sono costretti, oltre al pagamento dei relativi costi, che di questi tempi risultano particolarmente onerosi, anche ad eseguire particolari adempimenti burocratici. Secondo quanto riportato nella lettera (allegata in formato pdf) che AQP ha inviato in risposta ad una istanza di derivazione d’utenza idrica e fognaria, a Manduria ci sarebbe un ulteriore “paletto” rappresentato dal Regolamento Comunale approvato con Delibera di Consiglio Comunale n. 26 del 24 Febbraio 2014. L’area Tecnica Servizio LL.PP. del Comune di Manduria con nota n. 11103 del 06 Giugno 2014 richiamando tale regolamento “ritiene di subordinare l’autorizzazione alla manomissione del suolo pubblico, previa acquisizione anche dei seguenti contributi, ad integrazione di quanto già allegato alla pratica per il rilascio dell’autorizzazione per la realizzazione dell’impianto idrico e fognario del versamento di 51,65€ per diritti di segreteria + 155,00€ di versamento di Tosap al Comune di Manduria + 807,00€+Iva 10% da versare ad Aqp quali oneri aggiuntivi per eseguire i ripristini come da art. 6 del citato regolamento; nonché di uno stralcio planimetrico in scala 1:2.000. La lettera di Aqp precisa inoltre che “eventuali oneri richiesti da parte dell’Amministrazione comunale di Manduria per il rilascio dell’autorizzazione saranno a totale carico del cliente. Aqp conclude prendendo le distanze da eventuali ritardi o responsabilità precisando che la realizzazione degli impianti è subordinata alla relativa autorizzazione.

 

 

acqua

Lettera Aqp 07agocanc