Superflua la perizia psichiatrica: “Vantaggiato era lucido e cosciente”

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BRINDISI – Giovanni Vantaggiato, l’imprenditore di Copertino unico imputato nel processo per la strage di Brindisi che, il 19 maggio dello scorso anno, provocò la morte della sedicenne Melissa Bassi e il ferimento di altre 9 studentesse,  ”era lucido e cosciente nel momento in cui ha progettato e realizzato l’attentato”,    lucidità manifestata  anche nella scorsa udienza,  durante le cinque ore d’esame, in cui ha “ricostruito il contesto, le dinamiche e le azioni che non ha negato di aver posto in essere, dando piena contezza che il suo stato fosse perfettamente lucido e cosciente”.

Per questo motivo, con un’articolata ordinanza, la Corte d’Assise di Brindisi ha rigettato la richiesta dell’avv.  Franco Orlando, difensore di  Vantaggiato, di disporre una perizia psichiatrica per valutare l’imputabilità, quindi la capacità di intendere e volere dell’imprenditore di Copertino, al momento in cui il fatto è stato commesso.
Nella prima udienza di gennaio era stata rigettata anche la richiesta di una perizia medica sulla capacità’ di Vantaggiato di stare a giudizio e di seguire le varie fasi del processo. “L’imputato – sostengono i giudici – aveva strumentalmente e lucidamente progettato una strategia difensiva” al fine di far apparire instabili le sue condizioni mentali.

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La Corte d’assise ha rigettato anche la richiesta dell’avvocato di parte civile Raffaele Missere, difensore di Cosimo Parato, la prima vittima di Vantaggiato, di riammettere il suo assistito come testimone. L’uomo, a causa delle precarie condizioni fisiche, non si e’ presentato in diverse occasioni a deporre in aula. La Corte non ha concesso neanche che possano essere utilizzate le sue dichiarazioni rese nella fase delle indagini preliminari. Infine sono state acquisite come prove le intercettazioni telefoniche, la sentenza di primo grado del Tribunale di Brindisi, risalente a un mese prima rispetto all’attentato alla Morvillo-Falcone, in cui Parato e’ stato condannato per truffa proprio ai danni di Vantaggiato e i giornali del periodo dell’attentato alla scuola per dimostrare gli effetti suscitati nell’opinione pubblica.

Nell’udienza di oggi, la 15esima,  il presidente Domenica Cucchiara, ha stabilito che il  17 maggio inizieranno le requisitorie dell’accusa  rappresentata dal  pm della Direzione Distrettuale Antimafia di Lecce, Guglielmo Cataldi e dal  procuratore capo Cataldo Motta. L’accusa e’ sostenuta dalla Procura di Lecce poiché il reato ipotizzato a carico di Vantaggiato è  quello di strage aggravata da finalità terroristiche e di costruzione, possesso ed esplosione di ordigno micidiale. Il 68enne risponde anche di tentato omicidio, oltre che di costruzione, possesso ed esplosione di ordigno micidiale, in relazione al precedente attentato commesso ai danni di Cosimo Parato nel  febbraio del 2008 a Torre Santa Susanna.

Dopo le requisitorie cominceranno le arringhe delle parti civili e  poi quella della difesa dell’imputato,fino ad arrivare alla sentenza.