Nel Salento: Canti di Passione in lingua dialettale

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E’ una data dei Canti di Passione quasi interamente dedicata alla tradizione salentina, quella del 6 aprile. Due tappe: Corigliano d’Otranto e Soleto, per rivivere i riti della Settimana Santa. Melodie e suoni struggenti, come laceranti e dolorosi furono gli ultimi momenti vita di Cristo, narrati in lingua dialettale. A Corigliano d’Otranto, alle 19.30, sarà la chiesa matrice di San Nicola ad ospitare la famiglia De Prezzo che da generazioni porta per le vie del paese la tradizione “De lu lazzarenu”, narrando in versi e musica la Risurrezione di Lazzaro, l’arresto e crocefissione di Cristo. A seguire si svolgerà una rappresentazione rituale sul tema della Pasqua. L’Associazione Core de Villani offrirà una ‘riproposta rituale’ a cura diAnna Cinzia Villani e la MacuranOrchestra, a cui si aggiungerà la voce di Carla Maniglio. Sarà un percorso attraverso le simbologie, i riti, e le antiche orazioni che mettono in luce il sentimento di religiosità popolare legato all’intensa spiritualità, che contraddistingue il periodo pasquale. In chiusura torneranno gli Asteria. In contemporanea a Soleto alla chiesa Maria SS Assunta si esibiranno i Cantori di Casarano con la loro secolare esecuzione de “Lu Santu Lazzaru”, fedele a quella originale. Chitarra, tamburello e fisarmonica, per ricreare le atmosfere di un tempo, legate ai riti della Pasqua. Ritornerà anche il coro polivocale “Su concurdu de Cùglieri” e in chiusura ci sarà la staffetta tra tradizione sarda e salentina con gli Arakne Mediterranea, gruppo storico di musica popolare che in alcuni brani sarà accompagnato dai Cantori di Martignano, dai Cantori di Calimera a cui si uniranno i ragazzi del locale istituto comprensivo guidati dalla docente Anna Bray. A suggellare l’incontro intergenerazionale nel segno della tradizione.

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